L’attrice Laura Efrikian è stata ospite nel salottino di Citofonare Rai 2 da Paola Perego e Simona Ventura alla quale ha raccontato la sua lunghissima carriera e – soprattutto – la famosa relazione con Gianni Morandi che la rese per 13 anni la ‘fidanzatina d’Italia’ invidiata da tutti: un ruolo che più volte nel corso degli ultimi anni l’attrice ha confessato che non era adatto alla sua persona, tanto da decidere di lasciarlo dopo aver messo al mondo due splendidi figli. Partendo – però – dalla carriera, Laura Efrikian ha ricordato immediatamente che la sua lunga ed eccellente carriera partì (quasi) per caso, con un solo gettone telefonico in tasca con il quale si mise in contatto con il regista Anton Giulio Majano.
“Dopo uno sceneggiato a Napoli – ha raccontato Laura Efrikian – andai a Roma, avevo un gettone in tasca e telefonati ad Anton Giulio Majano che sapevo che stava preparando ‘La cittadella’, gli dissi che ero un giovane attrice molto brava e gli chiesi un incontro per quella stessa giornata visto che il giorno dopo sarei dovuta partire di nuovo”. L’incontro – fortunatamente – ci fu “ma mi disse che c’era solo una parte con tre battute disponibili”, lei accettò immediatamente e “alla fine feci in totale trenta scene” rivendicando che il regista “ebbe da subito un debole per me” e le ha permesso di dare il là alla sua carriera.
Laura Efrikian: “Non rimpiango l’amore con Gianni Morandi, ma non faceva per me”
Passando – poi – alla parte più dolce e introspettiva della sua vita, Laura Efrikian ci ha tenuto a mettere immediatamente in chiaro che “sono da sola da tanti anni, ma ho sempre i miei figli e nipoti vicini” che la fanno sentire amata tanto quanto potrebbe fare un uomo; raccontando poi che “con Gianni Morandi mi sentivo bene perché ero innamorata, ma dopo un po’ di tempo ho iniziato a pensare a tutto quello che avevo fatto prima e che stava andando buttato, dimenticato”.
Dal conto suo, Laura Efrikian sottolinea che “essere la fidanzatina d’Italia era orribile” perché la fece sentire solamente “la compagna di Gianni, sempre presente in tutte le fotografia, ma ignorata e dimenticata. Non ero io e non era la mia natura“, ricorda l’attrice che ci tiene a rivendicarsi “combattiva”; mentre confessando che “non mi sono mai pentita perché oggi ho i miei figli e nipoti“, ricorda anche che con il cantante “avevamo deciso di sposarci in Scozia per depistare i giornalisti” dato che “non volevo essere ricoperta di attenzioni”, salvo poi “sposarci a Roma” in una chiesa che fu chiusa al pubblico.