RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI BARELLI
Paolo Barelli ribadisce la volontà di Forza Italia di adoperarsi per far sì che nell’iter parlamentare della Legge di bilancio ci possa essere un ritocco al rialzo delle pensioni minime. Il capogruppo alla Camera degli azzurri, interpellato da affaritaliani.it, spiega anche che un obiettivo del suo partito è arrivare a un riduzione dell’aliquota Irpef per i redditi fino a 50-60.000 euro annui dal 35% al 33%. In questo modo si avrebbe un vantaggio tangibile per il ceto medio, composto anche da pensionati, che quindi pagherebbero meno imposte. Per quanto riguarda le risorse necessarie a questi interventi, per Barelli si dovrebbe rinunciare alla proroga della riduzione del canone Rai, riportandolo l’anno prossimo a 90 euro dai 70 attuali.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI PACIFICO
Intanto la petizione dell’Anief per chiedere il pensionamento del personale della scuola a 60 anni e il riscatto gratuito della laurea sembra aver un buon seguito. Il Presidente nazionale del sindacato autonomo Marcello Pacifico ricorda gli effetti negativi sul comparto scuola della Legge Fornero e la necessità di intervenire per evitare il burnout di molti docenti avanti con gli anni. Cosa che ha poi i suoi effetti anche sull’apprendimento degli studenti. In un articolo pubblicato su aostacronaca.it, Piero Minuzzo spiega invece come a suo avviso il Governo scelga deliberatamente di sacrificare i pensionati per alimentare il benessere di pochi privilegiati. Prova ne sarebbe l’aumento irrisorio delle minime e il varo di condoni fiscali.
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