IL GIALLO DELLA BARONESSA ROTHSCHILD E GABRIELLA GUERIN
La figlia dell’assistente della baronessa Rothschild vuole la verità sul cold case ed è pronta a dare il suo via libera per la riesumazione del corpo pur di arrivarci. Quando la madre Gabriella Guerin e Jeannette Bishop May scomparvero nel nulla aveva due anni, quindi non ha vissuto la tragedia in prima persona come il fratello maggiore, ma senza dubbio Gioia Concina ha vissuto un grande dolore nel tempo, visto che si ritrovò senza mamma dopo che il padre era morto in un incidente stradale quando era nel grembo materno. A crescerli zia Caterina, che accompagnò Gabriella in stazione per prendere il treno con cui doveva raggiungere la baronessa.
A proposito dei rapporti con i Rothschild, la donna al Resto del Carlino ha dichiarato che ha appreso che i genitori “non venivano trattati come servitori ma come amici, in un ambiente familiare“. Inoltre, tra la mamma e la baronessa erano legate da una profonda amicizia, pur avendo due vissuti differenti. Ora sono legate anche da una tragica fine di cui a 44 anni di distanza non si sa granché.
La procura di Macerata ha riaperto le indagini con l’ipotesi di duplice omicidio: sono stati interrogati 14 testimoni, alcuni dei quali molto anziani, per cercare di capire cosa successe nel 1980 alla baronessa e alla sua assistente a Sarnano durante una bufera di neve. L’auto venne trovata un mese dopo, i resti due anni dopo, a 30 chilometri dal luogo della scomparsa.
IL MISTERO DI MACERATA: PARLA GIOIA CONCINA
In merito alla scomparsa di Gabriella Guerin e della baronessa Rotschild a Sarnano, la figlia della prima ha saputo che la madre era stata contattata dalla seconda per farle da interprete e che vi si recarono la prima volta per quattro giorni, mentre la seconda dovevano restare di più. Il giorno della scomparsa dovevano incontrare una persona, un piastrellista o imprenditore del settore edile, ma a quell’appuntamento non sono mai andate. Le ricerche però cominciarono due giorni dopo. Gioia Concina a 10 anni ha saputo della scomparsa e da adulta ha cominciato ad approfondire la questione, che resta un mistero.
“È un enorme rompicapo, non se ne viene fuori. Credo si tratti di un duplice omicidio, mamma aveva due figli piccoli, non penso andasse a fare una scalata quando alle 17 era già buio“, ha dichiarato al Resto del Carlino. Le ipotesi sono tante, la verità ancora manca e la figlia di Gabriella Guerin non vuole farsi false speranze, ma auspica che venga fatta giustizia. “Se fosse un altro buco nell’acqua sarebbe l’ennesima ferita“. Comunque, sarebbe disponibile a dare il via libera per la riesumazione, “se dalle indagini emergessero elementi rilevanti“, cosa che non si può fare con la baronessa perché fu cremata.