A Storie Italiane la storia di Amelia, una donna maltrattata a Siena per oltre un anno dal marito, costretta a stare ad esempio nella cuccia del cane ma anche a uscire di casa nuda. L’uomo è stato denunciato ed è finito a processo, con rito abbreviato: “Ho scelto di parlare perchè le donne devono smettere di vergognarsi – racconta la vittima – è importante smettere di nascondersi e io ho deciso di mettere la faccia”. Ieri c’è stata una udienza, ci saranno dichiarazioni spontanee e un tiro abbreviato, ma cosa manca ancora? “Il 23 gennaio per me è un punto di arrivo, è importante la tempistica, il tribunale di Siena è stato veloce in questo, manca per me la condanna, sapere di arrivare ad una giustizia reale e concreta che mi auguro insomma”.
Amelia ha subito per un anno e mezzo violenze fisiche e psicologiche: “La cosa che mi preme moltissimo e che mi provoca dolore è che ancora io continuo ad essere moglie di quest’uomo, ma non è tanto il legame sulla carta, lui mi sta dicendo che comunque finirà questa storia io continuo ad essere sua. Io ho bisogno di riacquistare la mia libertà”.
AMELIA, MALTRATTATA PER ANNI: GLI INSULTI E LE MINACCE”
Eleonora Daniele ha ricordato gli insulti che la donna ha dovuto sopportare in maniera quotidiana: “sei una donna senza valore, sei una pezzente, ora sei sottomessa, non ti ammazzo adesso, non finisce qui, tanto non mollo”, ma anche: “voglio che tu muioia, te la rovino la vita, non sei buona a fare nulla, hai paura. Io ora mi diverto con te, tanto ci vado in galera ma tu passi brutti momenti, te la rovino la vita, quante come te fanno fuori perchè mettono gli uomini in ginocchio?”.
I maltrattamenti sono iniziati nel 2022, e con il passare del tempo l’uomo è diventato sempre più violento, così come testimoniato dai verbali in cui si parla di spintoni, aggressioni e insulti. Eleonora Daniele ricorda: “Ci troviamo di fronte al solito copione”.
AMELIA, MALTRATTATA PER ANNI: “ALL’INIZIO…”
Amelia ha aggiunto: “All’inizio non si è mostrato per quello che era ma faceva di tutto per circuirmi, per farmi terra bruciata intorno, mi ritrovavo molto sola passando da un ti amo a minacce e offese, ero molto confusa e molto sola. Pur di non discutere e di non avere un litigio preferivo di trovare con un amico, un fratello o la famiglia, le persone care che avevo nella vita”. Poi la situazione è precipitata dopo il matrimonio: “Quando lui la certezza che io fossi sua, quello che mi diceva sempre, dopo il matrimonio si è aggravata la situazione, possesso totale”.
C’è un episodio molto umiliante, costretta ad entrare nella cuccia del cane: “Ha voluto togliermi tutto, anche la dignità come donna ed essere umano, poi ho avuto la forza di denunciare perchè se noi donne vittime di violenza continuiamo a nasconderci e a non parlare tutto questo che non finirà mai”.
AMELIA, MALTRATTATA PER ANNI: “DOPO LA DENUNCIA…”
Eleonora Daniele: “Sono assolutamente d’accordo, questo episodio fai bene a raccontarlo perchè lui era arrivato al limite del sopportabile e finalmente ad un certo punto hai deciso di ribellarti a tutto e denunciare”. Amelia ha aggiunto: “E’ difficile accettare di aver sbagliato persona, è un fallimento personale, credo che noi donne proviamo questa sensazione di fallimento e senso di colpa, spesso non riusciamo ad aprire gli occhi e ci raccontiamo delle favole”.
Dopo la denuncia come è andata? “E’ un percorso molto duro e molto difficile, dobbiamo sapere a cosa si va incontro, subentra una violenza sociale, le persone ti scansano, hanno giudizi e pregiudizi ed è quello che è successo a me. Ho avuto pochi amici però le persone puntano il dito contro alle vittime di violenza”. Per Eleonora Daniele: “E’ una follia e questo purtroppo lo raccontano molte altre donne”.