Ogni anno, il 3 dicembre, la Chiesa ricorda San Francesco Saverio, un sacerdote gesuita spagnolo del XVI secolo, la cui figura fu di estrema importanza per la diffusione della Parola di Dio nel mondo, in particolare in Asia, ma la sua opera di evangelizzazione raggiunse perfino il Giappone. Fu uno dei primi compagni di Ignazio di Loyola con cui visse la fondazione della Compagnia di Gesù. Gregorio XV lo canonizzò il 12 marzo 1622.
La fondazione della Compagnia di Gesù con Sant’Ignazio di Loyola e la missione in Asia
Francisco vide la luce nel 1506 in un periodo storico piuttosto difficile nella regione di Navarra. La disputa per le corone di Aragona e Castiglia coinvolse la sua famiglia che, vicina agli sconfitti autonomisti filofrancesi, fu costretta a fuggire proprio in Francia. Il giovane Francisco si iscrisse alla facoltà di Teologia presso l’università di Sorbona e si distinse immediatamente per i brillanti risultati conseguiti negli studi. Nel Collegio di Santa Barbara fece amicizia con Ignazio di Loyola – in futuro saranno santificati insieme – e i due studenti iniziarono a tratteggiare le regole della Compagnia di Gesù.
Subito dopo, nell’anno 1534, nacque il famoso istituto religioso nella Chiesa di Saint-Pierre-de-Montmartre. La Compagnia di Gesù si fonda, fin dalla sua creazione, su Obbedienza, Povertà, Castità e viaggio in Terrasanta. Papa Paolo III mise i primi gesuiti in condizione – finanziandoli – di visitare Roma, viste le difficoltà di arrivare nelle Terre Sante.
Proprio a Roma nel 1537 Francesco Saverio diventa sacerdote e, insieme ai compagni, aggiunge ai voti precedenti distintivi della Compagnia l’Obbedienza al Papa. Negli anni immediatamente successivi, il Re di Portogallo Giovanni III chiede al Pontefice l’opera di evangelizzazione nelle lontane Indie Orientali: Paolo III chiede aiuto a Ignazio di Loyola che indica in Francisco la soluzione. Quest’ultimo si imbarca a Lisbona nel marzo 1541 con destinazione Goa e il lunghissimo viaggio ebbe la durata di circa un anno. Una volta sbarcato, Francesco Saverio cominciò a predicare e a ottenere risultati.
Poi si spinse nell’isola di Formosa – odierna Taiwan – e di lì Filippine e Giappone. Sempre più appassionato nel portare la religione nell’Estremo Oriente, prese il mare per la Cina. Durante la traversata si ammalò e morì nell’isola cinese di Sancian nel 1552. La sua canonizzazione fu sancita nel 1622 da Papa Gregorio XV, come detto insieme a Sant’Ignazio di Loyola.
I Patronati di San Francesco Saverio
San Francesco Saverio è il patrono di Tessano, una frazione del comune di Dipignano in provincia di Cosenza. Sebbene la festa liturgica ricorra il 3 dicembre, nel paesino calabro i festeggiamenti si svolgono per tradizione nell’ultima settimana di agosto, periodo in cui terminava il ciclo produttivo agreste e i contadini celebravano il Santo per ringraziarlo del raccolto ottenuto e invocare protezione per i giorni a venire.
Ancora oggi hanno luogo numerose celebrazioni; la settimana di festeggiamenti inizia con le cerimonie religiose e si conclude con la processione lungo le vie del paese. Tra le varie manifestazioni che si svolgono, quella più suggestiva è senza dubbio il ballo du cavaddu (il ballo del cavallo). Inoltre Francesco Saverio
è il Patrono delle missioni, dei missionari e delle cause di difficile risoluzione.
Gli altri Santi del giorno
Nello stesso giorno, 3 dicembre, oltre a San Francesco Saverio, vengono ricordati altri Santi e Beati: San Sofonia profeta, San Lucio eremita, Beato Edoardo Coleman martire, Beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer Vescovo e San Cassiano di Tangeri martire.