Gianna Orrù, la mamma di Valeria Marini, è stata truffata per circa 400.000 euro. La donna era convinta di investire in bitcoin quando, in realtà, veniva ingannata da un produttore cinematografico, Giuseppe Milazzo Andreani, ora a processo. A Zona Bianca, la signora Orrù spiega: “Più che depressa, sono incavolata nera. Aspetto giustizia da tantissimi anni. Questo tizio, che neanche voglio nominare, è venuto in ufficio convocato dalla segretaria perché c’era da rifare un corto che mia figlia aveva fatto”. Poi, il produttore cinematografico che la Orrù sottolinea fosse “di basso livello”, ha proposto l’investimento alla signora.
“Quando è venuto in ufficio parlavamo di corto e non di investimenti. Poi lui mi ha detto che sarebbe andato a Civitavecchia perché aveva fatto un investimento lì. A me all’inizio non me ne fregava niente e dopo mesi che la cosa andava avanti, mi ha convinto” spiega la donna. “Non ne capisco nulla di queste cose ma lui mi mandava su un telefonino, poi sparito, i rendiconti settimanali. Tutti imbrogli. Era tutto finto” sottolinea la mamma di Valeria Marini.
Gianna Orrù, mamma di Valeria Marini: “Voglio solo giustizia”
La signora Gianna Orrù racconta a Zona Bianca: “Io credevo che a sua volta lui fosse stavo ingannato perché lui aveva messo in ballo un’altra persona, che abitava a Civitavecchia e andava in Cina. Poi Valeria aveva messo un investigatore privato e abbiamo scoperto che questo Inturri non esisteva”.
L’avvocato della donna, Laura Sgrò, spiega: “L’ultima udienza è saltata perché il giudice non c’era. La prossima è prevista per aprile prossimo. Dovremmo avere la sentenza entro l’estate perché mancano pochi testimoni. Poi avremo la requisitoria e le difese e dopo la sentenza”. La mamma di Valeria Marini, invece, conclude: “Non mi aspetto niente, la mia speranza, visto che di soldi non se ne parla, è che almeno lo mettano in carcere. Lui è recidivo, ha già avuto una condanna e io lo spero. I soldi rubati sono circa 400.000 euro. Capita a gente molto più intelligente di me”.