Ivano Rolando, allenatore di tennis oggi 52enne, è stato coach di Giulia Pairone e la tennista lo ha denunciato per violenza sessuale e maltrattamenti. I fatti contestati, che lo hanno portato a processo in primo grado con sentenza emessa lo scorso 30 maggio, sarebbero avvenuti tra il 2011 e il 2013 quando la sportiva era minorenne.
Il dibattiimento si è tenuto presso il Tribunale di Ivrea e, ricostruisce Il Corriere della Sera, si è concluso con una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione a carico di Ivano Rolando. Secondo l’accusa, avrebbe messo in atto abusi e umiliazioni della sua allieva durante la carriera agonistica e, in una occasione, avrebbe preteso che dormisse con lui durante un ritiro.
La denuncia di Giulia Pairone, il processo e la condanna a carico di Ivano Rolando
Secondo il racconto di Giulia Pairone, Ivano Rolando, all’epoca suo istruttore di tennis, le avrebbe rivolto attenzioni sempre più insistenti arrivando a telefonarle ogni giorno per controllare dove fosse e con chi. Ma non solo: l’avrebbe costretta a dormire nel suo letto durante un ritiro e le avrebbe rivolto insulti e frasi sessiste durante gli allenamenti.
Il processo a carico di Ivano Rolando si è chiuso in primo grado lo scorso 30 maggio con una condanna inferiore a quella chiesta dalla Procura di Ivrea (4 anni e 6 mesi contro i 6 anni e 4 mesi di carcere sollecitati dal pm). La denuncia di Giulia Pairone è datata 2019, quando la tennista, oggi 28nne, ha trovato il coraggio di rivelare il suo inferno, e si riferisce a fatti che si sarebbero consumati per anni tra il 2011 e il 2013. A margine della sentenza, la difesa di Ivano Rolando, come riporta ancora Il Corriere, ha annunciato ricorso in appello.
Questo il commento di Giulia Pairone dopo il verdetto: “Dopo 15 anni da quando questo inferno è iniziato e a 5 anni dalla mia denuncia, finalmente faccio un primo respiro a pieni polmoni. Di liberazione e di sollievo. Perché anche se ancora non è del tutto finito, finalmente sono diventata la donna di cui quella ragazza nella foto aveva bisogno. Quella che si è rialzata da terra, che si è ripresa il suo potere, che sa dire di no“.