Quale segreto nasconde Pietro di Libera, fiction di Rai1? È lui il padre di Clara?
L’ultima attesissima puntata di Libera, fiction di Rai1 andrà in onda questa sera e capiremo come finisce la serie tv con protagonista Lunetta Savino nelle vesti dell’omonima giudice Orlando tra i personaggi principali, tuttavia, c’è anche Pietro Zanon, impersonato da Matteo Martari. Quale segreto nasconde Pietro di Libera? È lui il padre di Clara? Pietro è un personaggi complesso, nato e cresciuto nella periferia di Trieste ha avuto un’infanzia turbolenta e burrascosa segnata soprattutto dalla morte prematura della madre.
Anche l’adolescenza di Pietro è segnata da difficoltà e incomprensioni con il padre, che nel frattempo si è risposato e ha creato un’altra famiglia. In questo contesto è cresciuto facendo piccoli lavoretti per poi arrivare a rubare e finire spesso in carcere. L’unico amore della sua vita, tuttavia, è stata Bianca e dopo 15 anni della sua morte si è unito alla giudice per indagare sulla morte e capire una volta per tutte chi l’ha uccisa e perché, ma qual è il segreto di Pietro di Libera? I fan della serie hanno notato un certo feeling tra l’uomo e Clara, figlia di Bianca e nipote della Orlando ebbene il legame è più forte di quanto gli stessi protagonisti pensano perché Pietro è il padre di Libera.
Libera fiction di Rai1, Matteo Martare e la denuncia sulla stato delle carceri in Italia
Fuori dalla trama e dalle anticipazioni di Libera, fiction di Rai1, attraverso il personaggio di Zanon si vuole lancia una sorta di critica al sistema giudiziario e carcerario italiano che non sempre riesce a capire i detenuti, a ‘rieducarli’ e a reinserirli nella società. Su questo delicato tema, Matteo Martari in un’intervista a Movieplayer ha rivelato: “Si tratta di un aspetto sociale di cui bisogna avere una grande considerazione. Noi lo affrontiamo in un certo modo nella finzione scenica ma penso che serva un impegno maggiore da parte delle istituzioni, che in parte già c’è, per realizzare una sorta di reintegrazione in un secondo momento. Questo tipo di seconda possibilità è fondamentale ma bisogna essere educati per averla e per poterne effettivamente godere”.