L’ultimissima ospite della penultima puntata di Belve con Francesca Fagnani è stata Valeria Bruni Tedeschi che – da tradizione dell’apprezzato programma di Rai 2 – si è lungamente raccontata parlando del suo passato, della sua carriera e della vita privata partendo dal mettere in chiaro che “mi sento spesso falsa perché mi sembra di essere molto diversa in base alle persone che ho davanti” raccontando di sentire come “se avessi una maschera che vorrei togliere”, sostenendo – ma chiarendo anche immediatamente “con vergogna” – di essere una persona “ipocrita“.
Passando subito al suo passato e all’infanzia, Valeria Bruni Tedeschi che ricordato che quando era piccola “non sapevamo degli amanti dei nostri genitori, era tutto molto nascosto e sembrava che tutto fosse normale” raccontando di averlo scoperto “quando avevo 30 anni che mia sorella era figlia di un’altra madre” ma sostenendo che “non mi interessava perché mia sorella è la mia vita”; mentre parlando degli abusi subiti quando aveva solamente 7 anni ricorda che “all’epoca non si dava peso a quello che dicevano i bambini” ricordando che “lo raccontai alla mia amica Silvia che lo subì dalla stessa persona e fu un anch’io che ci ha salvate perché mi ha fatto sentire meno sola”.
Valeria Bruni Tedeschi a Belve: “Non ho mai creduto alle accuse di stupro mosse contro il mio compagno Sofiane Bennacer”
Parlando della sua carriera, Valeria Bruni Tedeschi a Belve sostiene di non avere un buon rapporto con “i premi” dicendosi anche spaventata “del non successo del dopo, di poter sparire” pur dicendosi compiaciuta dell’idea di “comandare gli altri” sul set, ma mettendo anche in chiaro che “ho ferito delle persone facendo i miei film ed è una cosa che mi dispiace, ma per fare il mio lavoro so di aver bisogno della realtà e di poterne fare quello che voglio” tanto che pur dispiacendosi delle reazioni negative di sua sorella le chiede anche di “capirmi”.
Passando – poi – alla sua vita amorosa Valeria Bruni Tedeschi sostiene di essere “stata molto amata” rammaricandosi di non essere “mai riuscita a costruire qualcosa di lungo o importante“, rivendicando comunque di aver sempre scelto persone più grandi di lei “per mischiare le carte, essere più liberi” sostenendo che questo non le ha mai dato insicurezza perché “tanto ero insicura comune”: parlando delle accuse di stupro mosse contro l’attuale compagno sottolinea che non è mai stato difficile credergli “perché ho visto in prima persona cosa può diventare il linciaggio mediatico”, sostenendo che “sono sempre stata serena” riguardo alla sua innocenza.
Ma tornando ancora una volta indietro nel tempo Valeria Bruni Tedeschi racconta di aver “provato un po’ tutte le droghe da giovane: ho fumato, ho provato la cocaina, l’eroina, l’MDMA ma non ho mai continuato”, pur sostenendo che “ho trovato l’eroina incredibile e meravigliosa, ma ho deciso di non rifarlo perché avevo un ex che è morto di overdose“.