Si parla ancora di Pierina Paganelli negli studi di Storie Italiane. Ieri seconda ed ultima giornata di sopralluoghi in via del Ciclamino in vista poi dell’incidente probatorio del prossimo mese di gennaio 2025, quando si terrà la vera e propria prova che dovrà stabilire con certezza se l’uomo inquadrato dalla Cam 3 della farmacia sia Louis Dassilva, in carcere per l’omicidio, o un altro condomino.
Monica Arcadio, inviata di Storie Italiane sul posto, ha spiegato: “Lungo sopralluogo, una vera e propria prova di esperimento giudiziale Ieri è stato tracciato il percorso per i figuranti e il manichino, che indossavano le stesse t-shirt dell’uomo inquadrato dalla Cam 3 della farmacia di via del Ciclamino il 3 ottobre del 2023 alle ore 22:17. E’ stato fatto il percorso con due figuranti, uno alto circa 1,83 metri, la stessa di Louis, e l’altro di 1,73, invece la statura di Emanuele Neri (il condomino che dice di riconoscersi nel video ndr). Proviamo quindi ad immaginare ciò che succederà a gennaio quando Louis Dassilva passerà davanti alla Cam 3”. I periti hanno invece fatto sapere: “C’è ancora in ballo la questione della carnagione, la telecamera è in grado di riconoscere il colore?”, una domanda ovviamente importante visto che non va dimenticato che Louis Dassilva è senegalese.
PIERINA PAGANELLI, VALERIA: “NON E’ LOUIS L’ASSASSINO”
Fondamentale sarà ricostruire le esatte condizioni di quella sera, solo così si potrà appunto ricreare quanto avvenne quel maledetto 3 ottobre 2023. Storie Italiane ha intercettato brevemente anche Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, che ieri ha osservato il sopralluogo dal balcone di casa e che ha spiegato: “Voi lo sapete che quello che è in carcere non è l’assassino”.
Davide Barzan, consulente di Manuela e Loris Bianchi, presente durante il sopralluogo, ha raccontato: “Abbiamo valutato il percorso, i periti hanno effettuato la scansione 3D della zona di interesse, dentro e fuori la farmacia. Abbiamo certificato che la telecamera ha due visioni, e quello che è significativo è che l’azione ad infrarossi prende solo all’interno della farmacia mentre per la visione esterna la telecamera funziona in modalità notturna quindi possono essere ben distinti i colori.
PIERINA PAGANELLI, BARZAN: “LA QUESTIONE DELL’ALTEZZA…”
Barzan ha proseguito: “Sono state fatte delle prove con i patch quindi si può dire con certezza che un soggetto che transita fuori dalla farmacia sia di colore o meno e questo è molto importante, questa è la novità dei sopralluoghi di ieri. L’incidente probatorio si farà fra l’8 e il 9 gennaio 2024 e quindi aspettiamo che Dassilva partecipi, nel caso non dovesse partecipare si farà con un figurante”.
E ancora: “A mio avvisto la questione dell’altezza è facile, potremo capire verosimilmente l’altezza dell’ignoto. Sarà inoltre importante la retroflessione di Dassilva, il movimento della spalla. Neri è ben 12 centimetri più basso di Dassilva e i percorsi sono diversi fra i due. Il percorso è stato identificato con certezza dopo aver analizzato i fotogrammi del video”.
PIERINA PAGANELLI, L’INCIDENTE PROBATORIO E IL PERCORSO A TERRA
Il percorso rosso tracciato a terra sarebbe quello di Dassilva mentre il verde sarebbe quello di Neri “Che per me è totalmente inattendibile – aggiunge Barzan – e continuo a dirlo. La telecamere potrebbe avere un cono d’ombra, di conseguenza per la sua altezza potrebbe non riprenderlo, questo è un altro elemento significativo. I percorsi sono completamente diversi”.
Storie Italiane inquadra anche il punto 4 segnato a terra dai periti che secondo Barzan è molto importante in quanto mostrerebbe la retroflessione della spalla di Dassilva. Ovviamente bisogna sperare che l’arrestato partecipi: attualmente ha dato la sua disponibilità ma non è obbligato a farlo. Se dovesse partecipare, l’incidente probatorio sarà sicuramente più “autorevole”, e potrebbe essere un punto a favore dell’accusa, qualora si confermasse che colui che passa è Louis, o di contro alla difesa, se non dovessero essere invece certezze. Barzan ha ricordato e concluso: “Se Dassilva è in carcere è perché vi sono indizi gravissimi confermati dal pubblico ministero e poi dal riesame, Dassilva deve rimanere in carcere perché è un soggetto pericoloso. Aspettiamo la conclusione delle indagini e a mio avviso si arriverà in Assise con l’unico imputato per la morte di Pierina Paganelli. Mi dispiace che la prova scientifica non ha avuto valenza perché le prove di dna erano già esigue e sono state danneggiate dalla muffa”.