E’ vicino a toccare quota 30 anni di conduzione di uno dei talk televisivi più longevi della storia della tv; alle spalle la sua carriera vanta tappe che spaziano dal giornalismo al ruolo di autore, senza dimenticare la passione per la scrittura e dunque l’attività editoriale. Stiamo parlando di Bruno Vespa, dal 1996 al timone di Porta a Porta, salotto nel quale si discorre da quasi 3 decenni di politica, attualità e cronaca portando l’attenzione dei telespettatori su temi di urgenza sociale.
Ma chi è Bruno Vespa, quali sono i momenti cruciali della sua carriera e percorso professionale? L’attività del conduttore di Porta a Porta non si limita chiaramente proprio a tale impegno televisivo; fino a 3 anni prima dell’esordio al timone del talk ha ricoperto un ruolo di prim’ordine nel mondo del giornalismo. Dal 1990 al 1993 è stato infatti il direttore del TG1, una carica ottenuta dopo circa vent’anni di collaborazione giornalistica.
Bruno Vespa, quando ‘ignorò’ il governo italiano per intervistare Saddam Hussein
A rendere prestigiosa la carriera giornalistica di Bruno Vespa è anche il valore e peso mediatico dei personaggi che nel tempo è riuscito ad intervistare. Sorvolando sulla scena italiana dove buona parte dei politici più influenti sono passati per il salotto di Porta a Porta, si ricorda come nel 1991 sia stato l’unico giornalista italiano a riuscire ad intervistare Saddam Hussein, noto dittatore iracheno. Tra l’altro, tale impegnò non incontrò fin dal primo momento il benestare del governo italiano che con una presa di posizione ufficiale si dichiarò contrario; Bruno Vespa decise dunque di andare contro il volere nazionale e ultimò ugualmente l’intervista con il dittatore. Non meno rilevanti le testimonianze ottenute da altri volti quali Josè Sanches Osorio, nel ‘75; proprio alla vigilia del colpo di stato in Portogallo. Indimenticabile anche la toccante intervista due anni dopo all’allora cardinale Karol Wojtyla che appena un anno dopo fu poi eletto Papa.