Camilla Mancini, chi è la figlia di Roberto Mancini: “Sentivo la sua mancanza”
Camilla Mancini, figlia dell’ex ct della Nazionale azzurra Roberto Mancini, è una giovane di 27 anni, quasi 28. La ragazza, molto legata al papà, nonostante la piccolina non sempre comprendesse la sua necessità di stare lontano da casa e il suo mestiere che lo portava spesso a non essere vicino alla bambina nei suoi momenti importanti. Camilla Mancini, parlando alla Rai di quella che è stata la sua esperienza da figlia, ha spiegato: “Ho sentito la mancanza di mio padre nei momenti significativi. Ma lui mi ha insegnato il valore del sacrificio e oggi accetto questa parte della mia vita”.
Roberto è molto legato alla figlia Camilla, che ha sempre difeso a spada tratta dal mondo intero: la ragazza, infatti, ha dovuto fare i conti fin dai primi giorni di vita con una paresi facciale che l’ha resa diversa, in volto, dai coetanei, dai quali ha dovuto subire duri atti di bullismo durante l’adolescenza e non soltanto. Il papà, dunque, è sempre stato al suo fianco, anche quando non c’era fisicamente, e ha cercato di proteggerla da tutto, rendendola però allo stesso tempo anche indipendente, insegnandole quanto fosse speciale nella sua diversità.
Camilla Mancini, chi è la figlia di Roberto Mancini: “Orgoglioso della tua intelligenza”
Nel corso dell’intervista di Camilla Mancini da “Da noi… A Ruota Libera”, il papà Roberto Mancini le ha fatto una sorpresa, dedicandole parole dolcissime che ogni figlia vorrebbe sentirsi dire. “Volevo dirti che sono felice di avere una figlia come te, della tua intelligenza, e di come sei cresciuta, di quello che stai diventando”.
L’ex allenatore della Nazionale italiana, che ha poi elogiato la determinazione e il coraggio della ragazza, si è detto ancora una volta molto orgoglioso della sua Camilla: “Ogni giorno credo sia un’opportunità di scoprire aspetti nuovi di te stessa e sappi che sono qua per sostenerti sempre in ogni passo della tua vita”. A lei ha voluto poi fare i complimenti per il libro che ha scritto, nel quale racconta il suo rapporto con il problema che l’ha colpita da bambina e che le ha condizionato la vita.