Donald Trump potrebbe porre fine all’ora legale. Il neo presidente degli Stati Uniti, ufficialmente in carica fra poche settimane, ha infatti definito l’ora legale, ovvero quello che stiamo vivendo in queste settimane e che solitamente si cambia ad ottobre e che dura fino a marzo, semplicemente “molto costosa” per i cittadini a stelle e strisce e nel contempo anche scomoda. Le parole di Donald Trump sono giunte nelle scorse ore attraverso il suo social network, leggasi Truth, dove il tycoon è solito esporre le sue idee.
Ebbene, secondo lo stesso, l’ora legale ha una serie di fan che lui considera “forti”, ma che non capisce per quale motivo, di conseguenza il suo partito, quello dei repubblicani, si dice certo che si impegnerà per abolire il passaggio dell’ora. Questa pratica, di cui da anni si discute anche in Unione Europea se abolirla o meno, è attuata da un terzo dei Paesi del mondo, incluso quasi tutto il Vecchio Continente, e consiste appunto nello spostare indietro le lancette ad ottobre, e nel riportale avanti di un’ora a marzo, ogni anno.
DONALD TRUMP E L’ORA LEGALE: MONDO DIVISO A META’
Da tempo sono numerosi, anche fra i politici, coloro che hanno espresso parere negativo nei confronti di tale pratica, definendola sia costosa, come spiegato appunto da Donald Trump, quanto dannosa per l’organismo, visto che scombussola le abitudini ed è noto e risaputo quanto il nostro corpo umano sia abitudinario: che ora gli Stati Uniti decidano di abolirla definitivamente?
Chi preferisce l’ora solare sottolinea che così facendo si hanno delle ore in più di luce al mattino e delle serate più buie che conciliano meglio il sonno, di contro, i fan dell’ora legale permanente, preferisco delle serate più luminose, quindi con il sole che cala più tardi la sera, ed inoltre viene sottolineato il risparmio energetico dovuto al fatto che le luci vengano accese più tardi proprio per via del “maggiore sole” durante le giornate.
DONALD TRUMP E L’ORA LEGALE: IL DISEGNO DI LEGGE DEL 2022
Inoltre, serate più luminose farebbero diminuire la criminalità e gli incidenti stradali. Insomma, sembra che entrambi abbiano ragione, ed è quindi difficile comprendere quale delle due ore sia la migliore. Donald Trump non ha però dubbi, e patteggia per l’ora solare, anche se il suo non sarà il primo tentativo di cambiare questa abitudine oltre oceano.
Già nel 2022, infatti, sotto la guida del presidente uscente Joe Byden, era stato presentato un disegno di legge approvato dal Senato, il cosiddetto Sunshine Protection Act, presentato dal senatore repubblicano Marco Rubio (il neo segretario di stato): purtroppo non è mai arrivato sulla scrivania del commander in chief. Gli Stati Uniti hanno iniziato a cambiare l’ora nel 1918 per poter risparmiare carburante, ma dopo essere divenuta impopolare fra gli agricoltori la pratica fu abrogata dopo la guerra, per poi ritornare in vigore in maniera permanente dal 1966.