Corea del Sud, approvata la seconda mozione di impeachment contro il presidente Yoon Suk-yeol, che una settimana fa aveva proclamato la legge marziale provocando manifestazioni di protesta in tutto il paese. Dopo il primo voto, fallito per l’abbandono da parte dei deputati del partito di maggioranza People Power Party, che non aveva permesso il raggiungimento del quorum, nella seconda seduta il Parlamento ha approvato con 204 membri a favore e 85 contrari. All’esito della seduta plenaria è seguito l’annuncio della destituzione del presidente, al quale è seguita una grande accoglienza da parte dei cittadini a Seoul che si sono riversati sulle strade per festeggiare la notizia.
Le decisoni di Yoon, soprattutto quelle annunciate nel discorso pubblico in occasione del discorso sul bilancio 2025, avevano già provocato varie conseguenze. Oltre alle tensioni con la popolazione, anche l’arresto dei comandanti della polizia nazionale e locale di Seoul, oltre a quello del Ministro della Difesa, che aveva poi anche tentato di suicidarsi in carcere. Tutto ciò, come spiega anche oggi la stampa coreana, ha fatto in modo che la popolarità del leader crollasse arrivando al minimo storico dell’11% di preferenze.
Corea del Sud, il presidente Yoon destituito dopo l’impeachment: “Lascio, ma sarà solo una breve pausa”
Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, ha annunciato le dimissioni temporanee dopo la decisione del parlamento che ha votato per l’impeachment costringendolo ad abbandonare il ruolo. L’annuncio è poi stato seguito da un comunicato ufficiale dell’ufficio stampa presidenziale, nel quale Yoon ha voluto sottolineare la propria volontà a non arrendersi. “Mi faccio da parte“, ha scritto il leader nel messaggio, ma specificando: “il viaggio verso il futuro che ho percorso con la gente negli ultimi due anni non dovrebbe fermarsi. Non mi arrenderò“, aggiungendo che questa sarà solo una breve pausa del suo mandato, necessaria al fine di mantenere la stabilità.
Oltre ai festeggiamenti popolari, la notizia è stata accolta positivamente anche dall’opposizione politica al partito di maggioranza, che aveva già fatto numerosi appelli per la sospensione dall’incarico. Il futuro ora dipenderà dalla decisione finale della Corte che potrebbe sia confermare l’impeachment e dare il via all’elezione del nuovo presidente, così come invece potrebbe scegliere di reintegrare Yoon dopo aver svolto le opportune indagini sulle violazioni della legge elettorale.