RIFORMA PENSIONI 2025, LE VOCI SULLA MANOVRA
Secondo quanto riporta Repubblica, tra gli emendamenti che il Governo intende presentare alla Legge di bilancio ve n’è uno riguardante il futuro previdenziali dei giovani. Di fatto, se l’emendamento venisse approvate, nel 2025 verrebbe consentito ai neoassunti di versare all’Inps il 2% in più di contributi previdenziale potendo poi dedurre metà di questo importo dal reddito. Va detto, però, che tale contribuzione si trasformerà in effettiva pensione solamente al raggiungimento dell’età pensionabile (ora fissata a 67 anni, ma destinata ad alzarsi per via dell’aspettativa di vita) e non in caso di pensionamento anticipato. Sembra anche che verrà incrementata di 8 euro la cosiddetta “maggiorazione al milione”.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI MELONI
Si tratta di un’integrazione per gli invalidi civili o per i pensionati over 70 con assegni molto modesti. Non resta che vedere se poi nel testo finale degli emendamenti dell’Esecutivo ci saranno effettivamente queste misure o se ce ne saranno altre in ambito previdenziale. Intanto Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura di Atreju, evento organizzato dal suo partito Fratelli d’Italia, ha spiegato che non c’erano abbastanza risorse per aumentare ulteriormente le pensioni minime, cosa che il suo Governo cercherà di fare nei prossimi anni. La Premier ha anche ricordato che chi è ora all’opposizione quand’era al Governo ha sprecato molti denari pubblici e non ha aumentato i fondi per la sanità come fatto dall’attuale Esecutivo.
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