Tutto su Valeria Fiorito, la ragazza che ha ricevuto il midollo osseo da Fabrizio Frizzi
La storia di Valeria Fiorito inizia nel 1999, l’anno in cui le è stata diagnosticata la leucemia mieloide acuta. A soli 11 anni, Valeria ha dovuto combattere contro la malattia riuscendo a vincere la sua battaglia “grazie all’aiuto della mia famiglia, dei donatori di sangue, dei dottori, del mio fratellone Fabrizio”. Fabrizio è proprio Fabrizio Frizzi che ha donato il midollo osseo a Fabrizio salvandole la vita. Nel 2013, però, arriva la diagnosi di un altro tipo di leucemia per la quale è stata sottoposta a un altro trapianto di midollo. Valeria ha raccontato il suo calvario nel libro “La forza della vita”.
Valeria, ancora oggi, è sempre molto grata a Fabrizio Frizzi che, donandole il midollo osseo, le ha dato la possibilità di riprendere in mano la sua vita. La Fiorito riuscì a risalire all’identità del conduttore guardando la trasmissione “Per tutta la vita” dove Romina Power raccontò che il 21 maggio 2000 Fabrizio Frizzi aveva fatto la donazione del suo midollo a una giovane che lo ricevette il giorno successivo.
Valeria Fiorito e le parole su Fabrizio Frizzi
Nel 2006, Valeria Fiorito riuscì ad incontrare Fabrizio Frizzi al termine della Partita del cuore a Verona ed oggi lo ricorda come il giorno più bello della sua vita. Dopo quel primo incontro, i due non hanno mai smesso di tenersi in contatto attraverso mail e telefonate e vedendosi ogni volta che Valeria andava a Roma, città in cui la Fiorito tornò poco prima che Frizzi morisse.
“E quando andavo a Roma, non mancavo di incontrarlo, fino a un mese prima della sua morte, avvenuta il 26 marzo 2018. Ero andata con il mio fidanzato Federico a Roma apposta per consegnare personalmente la partecipazione di nozze a Fabrizio e lo avevo invitato a fare il mio testimone. Ricordo di averlo trovato molto sofferente e mi aveva risposto sul vago, dicendo che avrebbe fatto di tutto per venire, ma non era sicuro di potercela fare. Probabilmente, intuiva già che la sua fine sarebbe stata imminente, ma non mi aveva detto nulla per non crearmi preoccupazione. E il giorno del mio matrimonio, il 1° settembre 2018, la sua sedia, accanto a quella dell’altra testimone, la mia cara sorella Fabiola, che mi ha sempre supportato in questi anni di malattia, è rimasta vuota con un cuore di fiori”, ha raccontato come riporta Donna in salute.