Alberto Bertoli, figlio del celebre Pierangelo Bertoli, non dimentica l’amato cantautore emiliano, venuto a mancare ormai più di vent’anni fa. Il tempo vola, ma la musica e i ricordi legati al papà restano rinserrati nel suo cuore. Anche se a distanza di anni, Alberto continua a non darsi pace per il trattamento – a suo dire ostile – del mondo dello spettacolo nei confronti del padre. “Mio padre Pierangelo fu osteggiato in tv perché sulla sedia a rotelle”, la bordata del figlio del grande cantautore in una delle tante interviste.
Da papà Pierangelo, Alberto ha ereditato la stessa passione per la musica. Così ha deciso di intraprendere questa difficile scelta di carriera, anche per portare avanti il ricordo di suo papa e di preservarne al meglio le memorie artistiche. In occasione dell’evento Racconti di vita… a muso duro, Alberto aveva speso parole commovente nei confronti dell’uomo, prima ancora che padre, Pierangelo Bertoli: “Ci ha insegnato che è la diversità a creare la grande bellezza del mondo e a costituire la sua ricchezza”.
Alberto Bertoli, quella grande passione comune col padre Pierangelo: si appassionò alla musica fin da bambino
Alberto Bertoli ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica fin da piccolo. Il padre Pierangelo, ovviamente, era felicissimo di avergli trasmesso tutta la sua passione ed era lieto di dargli dritte e consigli. Dopo aver studiato il canto, Alberto si esercitò con la chitarra classica, seguendo le lezioni di Alete Corbelli.
Negli anni proverà anche la chitarra blues per poi passare a quella elettrica. fino a riprendere a pieno regime il canto. Compiuti i diciotto anni Alberto comparirà al fianco del padre in alcuni show televisivi e concerti, naturalmente poi ha proseguito il suo percorso in solitaria, cercando di fare tesoro di tutti gli insegnamenti del papà.