E’ stato condannato il trapper che minacciò, attraverso una sua canzone, il noto Vittorio Brumotti. L’atleta nonché storico inviato di Striscia La Notizia, si è fatto numerosi nemici negli ultimi anni a seguito dei suoi servizi durante i quali cerca di ripulire le piazze di spaccio italiane. Un lavoro difficile e molto pericoloso e lo sa bene lo stesso Vittorio Brumotti che nel corso degli anni se l’è vista brutta in diverse occasioni. In Puglia, ad esempio, aveva ricevuto un pugno violentissimo sul volto durante una mega rissa, mentre di recente era stato minacciato con una pistola da uno spacciatore, con tanto di video che aveva fatto il giro del web.
Si sono poi sprecate le minacce soprattutto da parte di cantanti rappper e trapper, a cui evidentemente Vittorio Brumotti ha dato fastidio con il suo tentativo di pulire alcuni quartieri dalla droga. L’ultimo in ordine di tempo è tale Amin Bajtit, in arte Paname. Si tratta di un 28enne originario del Magreb ma che risiede in quel della provincia di Ravenna e che un tribunale l’ha condannato per diffamazione aggravata.
VITTORIO BRUMOTTI, LA CONDANNA A PANAME E IL VIDEOCLIP A FOGGIA
Aveva infatti pubblicato un videoclip in cui minacciava, in maniera esplicita, l’inviato di Striscia La Notizia. Paname cantava infatti che sulla testa di 100% Brumotti vi fosse una taglia, aggiungendo di essere più infame degli sbirri e di odiare anche le forze dell’ordine.
Il videoclip era stato girato in un luogo non casuale, leggasi a San Severo, cittadina “difficile” della provincia di Foggia, dove proprio Vittorio Brumotti era stato aggredito durante un servizio sugli spacciatori, ricevendo il pugno di cui sopra. La sentenza di condanna verso Paname è giunta nella mattinata di martedì scorso, 17 dicembre 2024, da parte del tribunale di Ravenna: il trapper è stato condannato a sei mesi, dopo una condanna già per alcune vicende accadute in quel di Foggia.
VITTORIO BRUMOTTI, LA CONDANNA A PANAME E I PRECEDENTI
Nel dettaglio, come riferisce il Corriere della Sera, Paname aveva patteggiato una condanna ad un anno e quattro mesi per tentata violenza privata, istigazione a delinquere e vilipendio, ed è per questo che nella seconda condanna, avvenuta appunto a Ravenna per il caso Vittorio Brumotti, sono state escluse le minacce in quanto già presenti appunto nel primo reato.
Una volta che il videoclip di Paname era divenuto virale, si era venuta a creare una vera e proprio “shitstorm” ai danni dell’inviato di Striscia La Notizia, e lo stesso ciclista ligure aveva proposto al trapper di ritirare la querela nel caso in cui alla fine lo stesso Paname avesse chiesto scusa, scuse che però non sono mai arrivate, di conseguenza si è giunti agli scorsi giorni e alla condanna in tribunale. Si tratta dell’ennesima vittoria di “Brumo” che continua a fare il suo lavoro, complicatissimo, in solitaria con un solo cameraman: chi c’è di più coraggioso?