Purtroppo lo scenario atteso è stato confermato: la Volkswagen, storica azienda produttrice di automobili, sarà costretta a tagliare migliaia di posti di lavoro complice la crisi che sta colpendo il settore automotive in questi anni. Dopo gli scioperi degli ultimi giorni e le trattative, alla fine la casa di Wolfsburg ha raggiunto un accordo con il sindacato IG Metall, ma il risultato è tutt’altro che positivo, anche se come detto sopra, ampiamente pronosticato.
L’intesa raggiunta, nota come Zukunft Volkswagen, ovvero, il futuro della VW, prevede una riduzione drastica della forza lavoro quantificata in 35.000 tagli entro il 2030 in tutti gli stabilimenti della Germania. Si tratta di un durissimo colpo ovviamente per le aziende della casa automobilistica tedesca, ma solo così Volkswagen riuscirà a risparmiare ben 1,5 miliardi di euro di costi di manodopera, quindi fra paghe e contributi, per ogni anno e per i prossimi cinque anni.
VOLKSWAGEN, PRODUZIONE RIDOTTA DI 734MILA UNITA’
Nel contempo, l’azienda sarà costretta per forza di cose a ridurre la propria capacità produttiva, di conseguenza ci si aspetta una riduzione dell’offerta di circa 734mila unità di modo da potersi meglio allineare con la domanda, che negli ultimi anni è notevolmente calata nel Vecchio Continente. In totale verranno risparmiati più di 15 miliardi di euro complessi all’anno nei prossimi cinque anni.
Stando a quanto fatto sapere ancora dall’azienda, questo accordo permette di combinare “sicurezza del lavoro, stabilità finanziaria e una posizione tecnologica leader nel campo della mobilità sostenibile”, precisando inoltre che i risparmi di cui sopra, derivanti appunto dal taglio degli operai e dalla diminuzione della produzione, permetteranno di “gettare le basi per importanti investimenti in prodotti futuri fino al 2030”.
VOLKSWAGEN, 35.000 LAVORATORI TAGLIATI: LA GOLF SARÀ PRODOTTA IN MESSICO
Si tratta quindi di una intesa cruciale per il futuro di VW, tenendo conto che il 2030 sarà sempre più vicino alla famosa scadenza del 2035, quando in tutto il territorio dell’Unione Europea sarà vietato produrre nuove vetture alimentate con i motori combustione interna, leggasi benzina e diesel. Attenzione, sarà vietata la produzione ma non la circolazione, di conseguenza chiunque a quella data sarà ancora in possesso di vetture ICE potrà tranquillamente continuare a usarle.
“L’accordo è un segnale importante per la futura redditività del marchio Volkswagen – sono le parole di Oliver Blume, il CEO dell’intero gruppo Volkswagen – dei veicoli commerciali Volkswagen e degli stabilimenti di componenti. Con il pacchetto di misure concordato, l’azienda ha tracciato una rotta decisiva per il suo futuro in termini di costi, capacità e strutture. Ora siamo di nuovo in grado di plasmare con successo il nostro destino”. Lo storico stabilimento di Wolfsburg continuerà a produrre la ID.3 nonché la sua gemella, la Cupra Born, mentre la produzione della Golf verrà spostata in Messico a partire dal 2027. La futura Golf elettrica, che potrebbe arrivare dal 2029, sarà comunque Made in Germany.