Jasmine Trinca, chi è: la carriera e i riconoscimenti
Jasmine Trinca, attrice romana nata nel 1981, è stata scoperta da Nanni Moretti, che mentre faceva o casting per “La stanza del figlio”, cercava un’attrice che non fosse professionista per interpretare il ruolo di Irene. Per questo ha deciso di testare vari alunni del liceo, scegliendo proprio lei per via del suo talento genuino. L’interpretazione di Jasmine ha stupito il pubblico e la critica: quella performance, infatti, le è valsa la candidatura al David di Donatello e al Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista. Proprio quel film l’ha portata inoltre a vincere un Ciak d’oro alla migliore attrice non protagonista. Ha vinto inoltre anche un Globo d’oro come miglior attrice esordiente della stampa estera e il Premio Guglielmo Biraghi.
Il sogno di Jasmine Trinca, da bambina, era quello di diventare un’archeologa. Per questa ragione si è iscritta al corso di laurea in Lettere Antiche, scegliendo però di abbandonare gli studi per dedicarsi completamente alla sua carriera nascente d’attrice, dopo lo straordinario successo del suo film d’esordio nel 2001, con Nanni Moretti alla regia. Negli anni a seguire ha ottenuto una serie di ruoli in film importanti, come “Romanzo criminale” di Michele Placido. Tantissimi i riconoscimenti di Jasmine Trinca in carriera: ha vinto due David di Donatello ed è stata candidata ben dieci volte. Otto le candidature al Nastro d’argento, che ha vinto cinque volte. Nel suo curriculum figurano anche due premi prestigiosi al Festival di Venezia 2009 al Festival di Cannes 2017.
Jasmine Trinca: “Molestie? Oggi avrei altre capacità di reazione”
A Vanity Fair, Jasmine Trinca ha raccontato di aver subito delle molestie sul lavoro, sia fisiche che non. “Oggi avrei tutt’altra capacità di reazione, e sono in un’altra posizione, non ci sarebbe più squilibrio di potere, ma all’epoca, la consapevolezza era diversa, in me e anche forse nel contesto culturale” ha spiegato Jasmine Trinca, spiegando di non aver compreso subito che quelli fossero abusi.