I SONDAGGI POLITICI TECNÈ DOPO 1 ANNO: LA TENUTA DEL CENTRODESTRA, LA CRISI M5S (PER “COLPA” DEL PD)
Fermo restando che ancora a fine dicembre il 49% di intervistati nei sondaggi politici nazionali si dice convinto a non votare nessun partito, o quantomeno resta indeciso senza andare alle urne, lo scenario elettorale italiano vede alcuni cambiamenti non da poco nel corso di “soli” 12 mesi. Nel 2024 che ha visto il culmine politico nelle Elezioni Europee, il Centrodestra a guida Meloni non sembra essere scalfito, né nei sondaggi politici né sopratutto nei risultati effettivi del voto (anche per le Regionali e le Amministrative, ndr): di contro, cresce nettamente il Pd di Elly Schlein con un anno in più di esperienza al Nazareno, ma non aumenta preferenze il “campo largo” dato che il Movimento 5Stelle vede svuotarsi un terzo dei propri consensi andati in direzione Dem.
Ecco dunque i numeri effettivi di questi ultimi sondaggi politici dell’anno condotti da Tecnè per l’Agenzia DiRE, con il confronto rispetto alle medesime intenzioni di voto del dicembre 2023 per capire meglio i “flussi” elettorali in che direzione si sono svolti: Fratelli d’italia con Giorgia Meloni rimane saldamente in testa con il 28,6% (che negli ultimi mesi ha toccato anche le quote superiori al 30%), ad un +0,1% rispetto a 12 mesi fa. Il Pd di Schlein fa molto meglio di un anno fa, con il +4,3% che fa pervenire i Dem al 23,7% e in pieno recupero rispetto al punto più basso raggiunto dopo le Elezioni Politiche 2022. Chi però manifesta la crisi costante a livello di sondaggi politici è il M5s di Conte: rispetto ad un anno fa ora il partito è pienamente in mano all’ex Premier con la “cacciata” di Beppe Grillo, ma quel -5,3% di consensi persi in 12 mesi sono di fatto quasi tutti andati in direzione Pd. Il 10,7% attuale dei 5Stelle viene superato nettamene da Forza Italia con l’11,4% (+1,6%) e vede avvicinarsi la Lega con l’8,8%, confermando la crescita del partito nei giorni in cui Salvini è stato assolto dal processo Open Arms.
FIDUCIA LEADER: MELONI SBARAGLIA TUTTI, RENZI SOTTO IL 15%. 40% COL GOVERNO DI CENTRODESTRA
Chiudono i sondaggi politici nazionali di Tecnè (con interviste tra il 19 e il 20 dicembre 2024) l’area liberale-centrista che conferma la piena crisi in 12 mesi, suggellata dal mancato ingresso in Parlamento Europeo per i vari Calenda, Renzi e Bonino: dietro infatti al 6,4% di AVS – boom di +2,7% rispetto al dicembre 2023 – Azione non va oltre al 2,7%, Italia Viva con il 2,2% e PiùEuropa all’1,8%, con perdite medie attorno all’1% netto per tutti e tre i partiti ex Terzo Polo.
Rimanendo sui sondaggi politici dell’Agenzia DiRE, il passaggio tra partiti e leader politici non cambia la “solfa” di questo 2024: Giorgia Meloni resta comunque al top, nonostante qualche lieve calo negli ultimi mesi in concomitanza con il lavori della Manovra e i ko alle Regionali in Emilia Romagna e Umbria. Secondo i sondaggi politici Tecnè la Presidente del Consiglio vale oggi un 43,9% di consenso personale, nettamente avanti su tutti i rivali e alleati: Tajani cresce parecchio in 12 mesi (+4,7%) ma non va oltre il 37,7%, Elly Schlein resta a meno 13 punti percentuali, Conte al 29,7% e Salvini al 26,7% completano la “top five” del borsino sui politici. Bonino unica altra leader sopra quota 20%, dato che Calenda al 29%, Bonelli e Fratoianni al 16% e Renzi al 14% non crescono molto rispetto ai sondaggi politici di fine 2023. Da ultimo, la fiducia nel Governo Meloni in questi 12 mesi è giunta al 40,2% mentre i “detrattori” restano più o meno allo stesso livello dello scorso anno, con il 52,3% contro le politiche del Centrodestra.