Un evento di popolo, che fin dalla preparazione ha coinvolto realtà associative cattoliche e laiche insieme alle comunità di migranti radicate nel territorio, e che viene offerto alla città e alle migliaia di turisti che in questi giorni la popolano. Per celebrare la manifestazione di Gesù al mondo, duemila anni fa come oggi. Nel cuore di Rimini, in occasione della festa dell’Epifania, migliaia di persone cammineranno In viaggio con i Re Magi: è il titolo dell’evento in programma lunedì 6 gennaio, dalle 17 alle 19, che si svolge nel segno della tradizione e dell’inclusione e che dopo il successo registrato l’anno scorso nella prima edizione viene riproposto con una partecipazione ancora più larga.
Tra i quattrocento figuranti che sfileranno indossando i costumi dell’epoca ci saranno anche persone originarie di Perù, Argentina, Albania, Filippine, Cina, Tunisia, Mali, Senegal. I protagonisti scelti per interpretare i Magi saranno Massimiliano di Rimini, Karim della Tunisia e Youlsa del Mali, ognuno con la sua storia, legato a culture e religioni diverse, ma insieme nel seguire la stessa Stella che annuncia un evento straordinario.
Raymond Bahati, attore e musicista originario della Repubblica Democratica del Congo, sarà la voce narrante, i Tamburi di Brisighella accompagneranno il corteo, animato da quattro cori e duecento musicisti. Il vescovo Nicolò Anselmi ci tiene a sottolineare il valore di un gesto che suona come una profezia di pace in un’epoca segnata da guerre e contrapposizioni: “Nei Re Magi ci siamo tutti noi, tutti coloro che arricchiscono e rendono bella la nostra realtà. Ci auguriamo che l’iniziativa possa rappresentare un punto luminoso in questo tempo minacciato dal buio e contribuire a creare quel clima di fratellanza di cui abbiamo tanto bisogno. Ci sentiamo pellegrini e portiamo il nostro desiderio di riconciliazione all’inizio dell’anno giubilare, per chiedere a Dio il dono della pace, una pace che deve nascere e venire coltivata anzitutto nei nostri cuori”.
Per l’occasione, al termine dell’evento si udirà il suono della jobel (nome che è alla base della parola Giubileo), un corno liturgico di montone arrivato da Gerusalemme e utilizzato nella tradizione ebraica per annunciare l’inizio di alcune feste sacre. Il sindaco della città, Jamil Sadegholvaad, di origini persiane, durante la conferenza stampa di presentazione ha sottolineato il valore dell’evento: “La camminata dei Magi vuole essere un simbolo di speranza. Essa incarna anche la storia della nostra città, che ha saputo accogliere persone di nazionalità e culture diverse”.
Di “un gesto che vuole sottolineare come nella vita possono accadere fatti imprevisti e straordinari che possono darle una direzione nuova, se siamo disponibili a lasciarci provocare” parla Otello Cenci, responsabile di Made Officina Creativa che organizza la manifestazione in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Rimini, l’Associazione Ponte dei Miracoli, l’Associazione Il Brillio, la Fondazione Migrantes.
Con una variazione sul tema tanto singolare quanto coerente con la vocazione della città, i Magi arriveranno dal porto canale per la prima tappa del cammino al ponte di Tiberio. A San Giuliano saranno accolti dal primo coro, da lì prenderà avvio la processione che avrà piazza Cavour come seconda tappa. Ad attendere i figuranti, oltre al secondo coro, una riproduzione del celebre dipinto di Vasari dedicato all’Adorazione dei Magi, conservato presso la chiesa di San Fortunato. Con la partecipazione della Corte di Isotta, l’intento della manifestazione è anche di celebrare i 450 anni dalla morte del pittore, architetto e storico dell’arte.
Dopo aver consegnato i doni ai bambini, i Magi proseguiranno verso via IV Novembre per la terza tappa della camminata, che prevede l’incontro con l’angelo. La processione terminerà al Tempio malatestiano, dove si terrà l’esibizione dell’orchestra del Liceo musicale Einstein. Qui, i Magi incontreranno la Sacra famiglia.
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