Dopo le feste natalizie c’è chi pensa già a come scaricare le prossime spese di viaggio per quanto riguarda gli spostamenti lavorativi. Imprenditori e liberi professionisti infatti, hanno la possibilità di dedurre e detrarre fiscalmente i costi sostenuti purché inerenti alla propria attività.
Esistono in tal senso delle regole specifiche da rispettare, così come esistono delle domande molto comuni in cerca di una risposta esaustiva. Ad esempio, se si svolge una convention in una località specifica e poi si vuole prolungare il soggiorno, cos’è possibile detrarre e dedurre fiscalmente?
Scaricare spese di viaggio inerenti all’attività
La prima regola per scaricare le spese di viaggio inerenti alla propria attività e riguardanti gli spostamenti, il vitto e l’alloggio, è pagare con dei metodi elettronici e tracciabili. In assenza di una prova digitale non è possibile riconoscere nessuna detrazione e/o detraibilità.
Oltre alle aziende, anche i lavoratori autonomi in regime ordinario (sono esclusi quelli in forfettario) possono godere della detrazione e deducibilità dei costi sostenuti per la trasferta di lavoro.
Al professionista viene data la possibilità di scaricare i costi inerenti alla sua attività e ai benefit che può portare ad essa. Ad esempio, è possibile dedurre e detrarre le spese di vitto e alloggio presso una città in cui l’imprenditore si reca per seguire un corso di formazione o una convention.
E qui va fatta una precisazione importante: la deducibilità e detraibilità dei costi è annessa soltanto all’inerenza con l’attività. Se l’imprenditore restasse più giorni rispetto a quelli del corso di formazione, le notti “in eccesso” saranno a suo carico.
Documenti a portata di mano
In Italia l’onere delle prova spetta al contribuente. Questo significa che per poter scaricare le spese di un viaggio che dura più giorni, magari perché dopo il corso di formazione l’imprenditore incontra altri clienti oppure va alla ricerca di nuove opportunità imprenditoriali, occorre possedere delle prove in caso di accertamenti fiscali.
Le prove possono essere di qualunque natura: cartacea, digitale o anche chat su Whatsapp che possano attestare la veridicità di quanto sostenuto del lavoratore.