Virus HPMV, aumentano i casi di infezione fuori dalla Cina, in particolare in Uk, dove i virologi sono già in allerta per cercare di stabilire quali potrebbero essere i rischi correlati soprattutto nei bambini, anziani e soggetti fragili. Come stanno sottolineando molti quotidiani britannici riportando le dichiarazioni di vari esperti, l’appello ora è rivolto ai dipartimenti sanitari cinesi alla quale si chiede di condividere più dettagli possibili sul nuovo ceppo in circolazione per capire la possibile evoluzione dopo il contagio.
Il problema infatti, come ha dichiarato l’immunologo John Tregoning, professore presso l’Imperial College di Londra, è che i sintomi sono molto simili a quelli influenzali stagionali, ma quest’anno rispetto alle passate stagioni si sta verificando un picco di bronchioliti nei più piccoli e polmoniti negli anziani che potrebbero essere stati provocati proprio dall’HPMV.I dati sono stati confermati anche dai test, che hanno mostrato un positivo su 10 tra gli ospedalizzati al 23 dicembre, che è il doppio rispetto agli stessi casi registrati a fine novembre. L’aumento dei contagi in così poco tempo potrebbe dare il via ad una epidemia che seppure non grave potrebbe essere potenzialmente fatale per gli immunodepressi e i più vulnerabili.
Aumentano i contagi da virus HPMV in Uk, raddoppiati i positivi a dicembre tra bambini minori di 5 anni
Record di infezioni da virus HPMV in Uk, raddoppiati i positivi a dicembre specialmente tra bambini piccoli che hanno sviluppato la bronchiolite. Nonostante le rassicurazioni dalla Cina, che ha dichiarato la malattia come poco invasiva e di minore entità rispetto ad altre forme di virus respiratori, le autorità britanniche sono in allerta per una possibile epidemia. Il contagio infatti avviene molto in fretta proprio perchè i minori di 5 anni sono considerati “superdiffusori”.
Questo, unito al fatto che i sintomi spesso possono comparire dopo 5/6 giorni di incubazione e a volte presentandosi come un lieve raffreddore, potrebbero essere sottovalutati, aumenta il rischio di complicazioni. L’avvertimento quindi, è quello di monitorare attentamente l’evoluzione della malattia e di restare a casa se ci sono i segni, che si presentano nella maggior parte dei casi con naso che cola, mal di gola e febbre che perdura per qualche giorno. In attesa di maggiori dettagli sul ceppo specifico e sulle mutazioni, il consiglio è quindi quello di mantenere alte tutte le misure di prevenzione, anche perchè non esiste al momento nè una terapia nè un vaccino.