Secondo l’Osservatorio “Quaderni 2024” sul mercato immobiliare, il confronto tra affitti brevi e locazioni a lungo e medio periodo può dare una risposta certa ai proprietari di case sempre più in dubbio se registrare il contratto o lasciare la “soluzione ricettiva” per un soggiorno inferiore ai 30 giorni.
Lo studio realizzato dall’Ade ha lo scopo di identificare l’impatto delle locazioni brevi sui grandi centri storici della maggiori città italiane, fornendo un quadro più chiaro differenziando per “quote” e “convenienza economica” i contratti registrati per locazioni più lunghe.
Affitti brevi e a lungo termine: le differenze in Italia
Gli affitti brevi – seppure possa sembrare scontato – ha un forte impatto sui luoghi italiani più turistici, nello specifico nelle città di Venezia e Firenze, dove rispettivamente la media si attesta al 2023 e su Airbnb (dati estrapolati da Inside Airbnb) a 6.880 annunci nel capoluogo veneto e 11.000 alloggi nel toscano.
Gli alloggi affittati per pochi giorni (entro un massimo di 30) fanno scalpore anche nelle due grandi città Roma e Milano, i cui numeri si attestano a quasi 25.000 prenotazioni e 57.000 i contratti registrati per uso transitorio o a lungo termine.
Un numero altrettanto elevato si registra a Napoli – almeno in paragone ai contratti residenziali – dove gli alloggi turistici affittati sono 8.000 e i contratti registrati 16.000.
Dallo studio non vanno trascurati i numeri – seppur più piccoli – di Palermo dove si affittano ai turisti poco più di 5.000 unità, quasi 4.000 a Bologna e più di 2.000 a Bari.
Per avere un quadro più chiaro e completo, è necessario individuare al catasto quali sono le abitazioni adibite agli affitti brevi e quante invece con contratto registrato come edifici residenziali. A fronte di questi dati la situazione immobiliare cambia:
A Firenze gli immobili residenziali in affitto rappresentano il 16,4% complessivo, mentre quelli ad uso turistico appena il 12,7%. Lo stesso gap si verifica a Venezia, dove addirittura gli affitti turistici sono quasi quanto quelli residenziali (11% contro l’11,2%).
Città italiana | Ricavo affitto breve (€) | Ricavo affitto registrato lungo periodo (€) |
---|---|---|
Bari | 6.448€ | 6.675€ |
Bologna | 12.069€ | 9.923€ |
Firenze | 23.067€ | 15.412€ |
Milano | 11.584€ | 12.869€ |
Napoli | 8.211€ | 7.431€ |
Palermo | 8.960€ | 5.920€ |
Roma | 19.530€ | 11.394€ |
Venezia | 26.250€ | 10.712€ |
Sommariamente la situazione appare più conveniente – nella maggior parte dei casi – sugli affitti brevi, visto che i ricavi medi sono più alti delle locazioni ordinarie e residenziali.