L’ex coordinatrice del plesso scolastico di Castellammare di Stabia, dove è stata arrestata l’insegnante, ha rilasciato una intervista a Storie Italiane: “All’epoca dissi che le mamme dicevano bugie – dice Teresa Esposito riferendosi al famoso episodio dell’aggressione del 14 novembre – in quanto io non è vero che sapessi qualcosa. Io non ho mai visto chat dell’insegnante. Nel momento in cui arrivano il 14 novembre 2024 a scuola, il giorno dell’aggressione, dissi alle mamme di mostrarmi chat e video e mi dissero che erano state dai carabinieri e non potevano mostrarmi nulla. Io ho creduto a ciò che mi dicevano e ho detto di non trasformare la professoressa in vittima”.
“Mi ha fatto il male il fatto che non mi hanno detto nulla e che sono andate direttamente dai carabinieri, come se non avessero fiducia. Nessuno si è accorto di qualcosa a scuola, neanche lke mamme se ne erano accorte, è venuto fuori solo dalla sospensione. La collega a vederla non sembrava una persona come la descrivono i giornali. Non è normale che abbia creato una chat con i bambini, avrebbe dovuto chiedere il permesso, ma io non sapevo nulla e nemmeno la preside”.
INSEGNANTE ARRESTATA A CASTELLAMMARE DI STABIA, L’EX COORDINATRICE: “MAI VISTO LA COLLEGA…”
Vito Francesco Paglia aggiunge: “Lei dice che se avesse saputo qualcosa lei avrebbe fatto qualcosa. Oggi, parallelamente all’inchiesta della procura ci sono gli ispettori ministeriali che dovranno sequestrare tutti i registri scolastici e sentire i dipendenti di questa scuola, visto che la domanda è: possibile che nessuno sapesse nulla?”.
L’ex coordinatrice a riguardo spiega: “Io avevo la responsabilità del plesso, è spesso giravo. Io non ho mai visto la collega in nessuna stanzetta. Presumo che neanche gli altri colleghi si siano accorti, non ho ancora capito quale sia l’aula. Noi abbiamo un’aula computer che è usata da più persone, come è stato possibile quello che scrivono i giornali? Anche i bidelli non hanno mai visto nulla, per questo che noi siamo basiti”. E ancora: “La docente è arrivata l’anno scorso, ha lavorato bene, è stata ben accettata dalle mamme, le hanno fatto anche i fiori. Lei era stata messa solo per poche ore vicino a questa bambino che lei seguiva e sua madre ha fatto una relazione dicendo che voleva quella docente, mandando via dal plesso un collega che lavorava da anni, quindi noi non potevamo avere il sospetto che qualcosa stesse accadendo. Perchè le mamme non hanno controllato le chat dei loro bambini, noi non possiamo saperlo”, aggiunge l’ex coordinatrice del plesso di Castellammare di Stabia dove è stata arrestata l’insegnante.
INSEGNANTE ARRESTATA A CASTELLAMMARE DI STABIA, L’EX COORDINATRICE: “STO SOFFRENDO”
Restano i dubbi in merito a ciò che sia accaduto, a cominciare dal non comprendere come mai nessuno si sia accorto di nulla e soprattutto come mai nessuno ha notato che la docente portava con se sempre due o tre bimbi e non solo quello da seguire con problematiche. L’ex coordinatrice aggiunge: “Io ho un dolore dentro. Prima c’era la delusione di non essere stata informata come hanno sempre fatto. Qui nessuno ha vinto, è una sconfitta per tutti, siamo costernati. Siamo come delle sbandate, ci è caduto addosso una cosa molto più grande di noi”.
“Ora stiamo pensando ai ragazzi, come stanno? Io non sto dormendo la notte solo al pensiero e all’immagine di quelle cose. Non mi hanno mai mostrato nulla durante l’aggressione, se avessi saputo io non so cosa avrei fatto a quell’insegnante, e lo dico chiaramente. Ma sentirmi dire che io sapevo mi ha fatto stare male: come avrei potuto guardare i nipoti in faccia? Sapere che una docente fa questo sui minori, non sarei quella che sono stati per tanti anni, sarei un orco”.
INSEGNANTE ARRESTATA A CASTELLAMMARE DI STABIA: NESSUNO SE NE E’ ACCORTO?
Storie Italiane ha mandato in onda alcuni messaggi dell’insegnante in questione, durante i quali minaccia gli studenti, dicendo loro di essere in polizia per denunciarli. Secondo quanto emerso pare che i poveri alunni vivessero nel terrore di “spifferare” ciò che accadeva nell’ormai tristemente nota “saletta”. Vito Francesca Paglia precisa che questa saletta era una sala multimediale dove vi era un proiettore attraverso cui l’insegnante avrebbe proiettato di diversi minuti immagini vietati ai minuti: “Non stiamo parlando di pochi istanti, possibile che nessuno notasse l’assenza dei bimbi in classe?”.
E ancora: “L’insegnante ieri ha risposto agli inquirenti per tre ore, discolpandosi e dicendo che starebbero prendendo un granchio e che le varie chat vanno contestualizzate”. Come molti altri casi di cronaca nera, la domanda resta sempre: perchè nessuno si è mai accorto di nulla? Possibile che nessuno notasse questi andazzi strani? Davvero difficile trovare le risposte a queste domande, ma chissà che con il proseguo degli indagini non emergerà dell’altro.