Storie Italiane indaga anche oggi sul caso della bimba di Acerra, la piccola Giulia di 9 mesi sbranata dal pitbull forse mentre il padre dormiva. Le indagini continuano e stanno cercando di fare luce su una serie di elementi che non tornano, e fra i risultati attesi anche quelli sulle deiezioni canine da cui si potrebbe attribuire una chiara responsabilità del cane. Il medico veterinario Federico Coccia, in studio a Storie Italiane, ha cercato di analizzare la situazione fornendo un punto di vista diverso: “Questa storia è iniziata con una bugia, la bimba è stata aggredita da un cane di strada, poi ha detto che la bimba è stata aggredita dal pitbull. Io ho fortissimi dubbi e ce li chiariranno il risultato dell’autopsia che ci dirà se la bimba è stata uccisa dal cane, e poi dalle feci dei cani, che sono state subito prelevate per ritrovare reperti biologici della bimba o anche tessuti del vestitino”.
Il medico aggiunge: “Se il padre avesse fatto uso di droga con il cane e la bimba in casa, attenzione, ci sarebbe stato del fumo passivo verso la bimba e il cane. Ha detto di non aver sentito alcun rumore ma il cane quando morde ringhia, fa molto rumore. Altro punto interrogativo: il cane è stato trovato pulito, perfetto, è possibile che il cane non ha avuto neanche una piccola macchietta di sangue, non dico nella cavità orale ma attorno alla bocca.
BIMBA SBRANATA DA PITBULL, IL VETERINARIO: “DA QUELLO CHE EMERGE…”
E ancora: “Io in questo momento per come sono le cose non credo che possa essere stato il cane ad uccidere la bambina, io mi allontano dalla responsabilità del cane nella morte della bimba, e poi c’era un altro cane in casa, un meticcio, quindi non è detto che sia stato l’altro, visto che l’unica goccia di sangue è stata trovata su quest’altro cane. Quindi ci chiariranno molto le idee i risultati attesi”.
Il medico pensa ad una morte prima di un’aggressione del pitbull: “Un mio collega aveva avuto un infarto in un canile ed è morto e l’hanno trovato con dei morsi perchè i cani volevano trascinarlo fuori. Magari la bimba è caduta dal letto… poi questi cani non hanno mai manifestato alcuna aggressività”, soffermandosi su Tyson, il pitbull di Acerra. Ma Eleonora Daniele la pensa diversamente. “Secondo me quella bimba era da sola in quella stanza, non c’era nessuno”. Federico Coccia aggiunge: “La legge dice che è responsabile di qualsiasi danno del proprio cane il proprietario, rispondendo sia civilmente che penalmente.
BIMBA SBRANATA DA PITBULL, IL VETERINARIO: “SE AVESSE FATTO USO DI CANNABINOIDI…”
Il veterinario ha proseguito: “Se avesse fatto uso di cannabinoidi, non penso che abbia queste droghe con la figlia accanto nel letto e i cani, io spero e mi auguro di no, anche questo non è normale, io penso che un po’ di buonsenso lo abbia avuto di non fumare accanto alla bimba e ai cani”. Il medico ha concluso dicendo: “Sono cani di grossa mole, un morso di questo cane può uccidere, se si hanno dei bimbi piccoli non prendete cani di grossa taglia, al di là di pitbull, corso e dogo, non lasciate cani grandi con i bimbi da soli, io ho sei cani e non li ho mai lasciati da soli con i bimbi, è una questione di buon senso e responsabilità. Quando prendi un cane devi essere consapevole e responsabile di ciò che fai”.
Ricordiamo che in questi giorni stanno proseguendo le indagini e gli inquirenti vogliono capire anche se eventualmente il padre della piccola Giulia si sia allontanato quella sera, uscendo di casa, anche se solo per pochi minuti, lasciando quindi incustodita la figlia. La sensazione è che ancora molte “cose” dovranno essere chiarite nel dettaglio nelle prossime ore e qualche risposta potrebbe arrivare, non soltanto dagli esami citati dal veterinario pi sopra, ma anche dall’analisi del cellulare del giovane papà della piccola di 9 mesi.