È l’ennesima – immotivata – aggressione che coinvolge i dipendenti delle ferrovie quella che si è registrata nella giornata di ieri a Lodi sul convoglio 10868 che era partito poco prima di Piacenza e che sarebbe dovuto arrivare fino a Milano Greco Pirelli, questa volta addirittura degenerata fino al punto in cui un uomo ha alzato le mani contro una capotreno e un macchinista successivamente ricoverati con ferite – fortunatamente – lievi.
Al di là del singolo episodio di Lodi, dai dati ufficiali diramati dalla Regione Lombardia sul territorio meneghino nel 2024 si sono verificati in totale 472 casi di minacce e 362 differenti aggressioni; in costante crescita – specialmente se si guarda a reati come rapine, furti e atti osceni – rispetto all’anno precedente e nel corso degli ultimi 5 anni.
Lodi: dopo l’aggressione a capotreno e macchinista, il 45enne ha importunato anche altri passeggeri del treno
Venendo al caso di Lodi, tutto sembra essere successo poco prima delle 14:00 di ieri all’altezza – appunto – della stazione lodigiana: la capotreno 31enne che in quel momento stava controllando i biglietti è finita al centro di un’accesa lite con un 45enne che sembra fosse sprovvisto del titolo di viaggio ed invitandolo a scendere a quella fermata avrebbe scatenato la sua ira; il tutto mentre un macchinista 26enne che non era in servizio è intervenuto in soccorso della collega non appena ha notato che gli animi si stavano scaldando.
A quel punto il 45enne avrebbe letteralmente aggredito e picchiato entrambi mentre il convoglio era fermo sui binari della stazione di Lodi poco prima di dileguarsi: dopo aver lanciato l’allarme le due vittime sono state immediatamente trasportate in ospedale per i controlli del caso con il treno che dopo un’ora di ritardo è stato completamente soppresso; mentre la Polfer ha individuato poco dopo l’aggressore 45enne intento a dare fastidio ad altri passeggeri rimasti a piedi a causa sua, riconoscendolo con un noto tossicodipendente che già in passato aveva causato problemi simili.