Fausto Bertinotti, nato a Milano nel 1940, è un politico italiano. È stato sindacalista di sinistra (CGIL), socialista lombardiano avvicinatosi poi al comunismo, segretario del Partito della Rifondazione Comunista, dal 1993 al 2006, nonché presidente della Camera dei deputati, dal 2006 al 2008. Tra il 1989 e il 1991 è tra i comunisti che non accettano lo scioglimento del Pci, ma seguirà poi il consiglio di Pietro Ingrao, suo storico punto di riferimento, di aderire al Partito Democratico della Sinistra, che lascia nel 1993. A settembre accetta l'invito di Armando Cossutta e Lucio Magri di iscriversi al Partito della Rifondazione Comunista per diventarne, nel gennaio 1994, segretario nazionale. Con l'accettazione alla carica di segretario del Partito della Rifondazione Comunista decide di abbandonare ogni incarico sindacale. Dopo la sconfitta nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, Bertinotti conferma il proprio ritiro da incarichi di direzione politica, come aveva già annunciato ancor prima della candidatura per la Sinistra l'Arcobaleno.
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