Intervistato / Livia Turco

Nata da una famiglia operaia di Morozzo, studiò a Torino Proprio nel periodo torinese iniziò la sua attività politica studentesca, iscrivendosi al Partito Comunista Italiano, con cui fu deputata per la prima volta nel 1987. Prima, durante e dopo il suo arrivo in Parlamento ha continuato la sua carriera all'interno del PCI, diventando dapprima dirigente della Federazione giovanile comunista, poi consigliere comunale e regionale tra le file dei comunisti ed in seguito responsabile delle donne della Federazione locale del partito. Favorevole alla svolta della Bolognina, aderì prima al Partito Democratico della Sinistra e poi ai Democratici di Sinistra, confermando il suo seggio nellaCamera dei deputati dal 1992 al 2001. Dal maggio del 1996 all'ottobre del 1998 è stata Ministro della Solidarietà Sociale nel governo guidato da Romano Prodi. Tale incarico le fu confermato anche quando divenne premier il collega di partito Massimo D'Alema. Nel 2000 venne candidata dal centrosinistra a presidente della Regione Piemonte, ma fu sconfitta dal presidente uscente Enzo Ghigo, candidato della Casa delle Libertà. Alle elezioni politiche del 2006 ricevette un nuovo mandato parlamentare, stavolta al Senato, risultando eletta nella regione Piemonte. Dal 2006 al 2008 ha occupato l'incarico di Ministro della Salute nel secondo governo Prodi. Ritorna alla Camera dopo le elezioni del 13 aprile 2008 e, all'interno del partito, guida la corrente denominata A Sinistra, di ispirazione socialista democraticae socialdemocratica. Dopo la decisione di non ricandidarsi alle elezioni politiche del febbraio 2013, non avendo ancora raggiunto l'età pensionabile, viene assunta come funzionario dal Partito Democratico.

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