Czeslaw Milosz, nato a Šeteniai, oggi in Lituania ma allora facente parte dell’Impero russo, nel 1911, frequenta le scuole superiori e l’università a Vilnius, oggi in Lituania ma allora in Polonia. Fa il suo debutto nel 1930 con due volumi di poesia. Lavora per la radio polacca e continua il proprio percorso creativo seguendo con attenzione i fatti che affliggeranno la Polonia, stretta tra le rivendicazioni di Germania e Russia. Passa la maggior parte della guerra a Varsavia lavorando per la stampa clandestina. Dopo la guerra diventa addetto culturale all’ambasciata polacca a Washington e successivamente a Parigi, nel 1951. In seguito alla rottura con il partito comunista, chiede asilo politico in Francia, per trasferirsi successivamente negli Stati Uniti, dove insegna letteratura polacca nell’Università di Berkeley, in California. Nel 1980 vince il premio Nobel per la letteratura. Tra le opere tradotte in italiano: La mente prigioniera (Adelphi 1981), La mia Europa (Adelphi 1985), La terra di Urlo (Adelphi 2000), Poesie (Adelphi 1983), Trattato poetico (Adelphi 2012). È morto a Cracovia nel 2004.
Tutti gli articoli
MIŁOSZ/ Sei lezioni in versi: perché cerchiamo un “ponte sopra la terra”?
Alcune poesie di CZESLAW MILOSZ, premio Nobel della letteratura nel 1982, pubblicate nel 1988 in una edizione limitata pro manuscripto. ...