Nel giugno scorso, il prestigioso Pew Forum on Religion and Public Life ha pubblicato i risultati di una inchiesta in cui il 70% degli americani dichiarava di ritenere che chi aveva opinioni religiose differenti dalle proprie poteva comunque salvarsi e andare in Paradiso. I cristiani evangelici, per i quali la salvezza dipende completamente dalla fede in Cristo, sono rimasti scioccati e hanno contestato la validità dell’indagine affermando che molti potevano non aver compreso la domanda.
I responsabili del Pew Forum hanno così deciso di ripetere l’inchiesta, ponendo questa volta domande specifiche circa la salvezza di chi segue religioni non cristiane, compresi perfino gli atei. I risultati hanno confermato quanto emerso dalla precedente indagine: il 65% degli intervistati ha affermato che chi crede in religioni diverse dalla propria può essere salvato ed entrare in Paradiso e, addirittura, il 50% ritiene che anche gli atei possano essere salvati.
Tra coloro che si sono dichiarati cristiani, circa la metà ha affermato che ciò che ci porta in Paradiso è essere una brava persona, qualunque sia il nostro credo religioso. Il 39% crede che la Bibbia è letteralmente parola di Dio, mentre il 18% pensa che la Bibbia sia opera umana e non parola di Dio. Solo l’1% crede che l’unica via per essere salvati è vivere secondo gli insegnamenti della Bibbia.
Cosa significa tutto questo? Se i risultati dell’inchiesta sono veramente attendibili, significa che il consenso sulla religiosità americana fondato sul protestantesimo sta sfaldandosi. La riduzione della fede a etica ha preparato la strada a un crescente relativismo che separa completamente la fede dalla verità, aprendo così la via a una religiosità “multiculturale”, che corrisponde ai cambiamenti nella composizione della società americana. Gli americani continuano a credere che il modo di vivere americano sia il migliore, e non è pertanto sorprendente che comincino anche a vedere il Paradiso come una perfetta società “multireligiosa”.
L’inchiesta non fornisce dati separati per i cattolici, ma non c’è ragione per pensare che le loro opinioni siano molto diverse da quelle dei cristiani in generale. La resistenza di molti cattolici al Decreto vaticano “Dominus Jesus” di qualche anno fa ha già mostrato come i cattolici non siano esenti da questo relativismo.
Quei cattolici che sono riusciti a resistere al relativismo, e che hanno capito che il percorso della fede è una via per conoscere la realtà, offrono la sola speranza di testimoniare ai cristiani americani che è precisamente la fede in Cristo come il solo Salvatore dell’umanità ciò che apre le porte della Salvezza a tutti quelli di cuore umile e buona volontà.