Quando il governatore repubblicano della Florida, Charlie Crist, decise di candidarsi al Senato per il seggio lasciato vacante dalle dimissioni del senatore repubblicano Mel Martinez, sembrò vi fossero problemi per la sua elezione. Stando alle sue dichiarazioni, alla base della sua decisione è il fatto che Washington, oltre che capitale politica, è diventata anche la capitale finanziaria degli Stati Uniti e «c’è bisogno di un po’ del buon senso della Florida là a Washington».

Tuttavia, come mette in evidenza Mark Leibovich in un articolo di copertina su The New York Times Magazine domenica scorsa, non è facile stabilire cosa il “buon senso” significhi in Florida. Leibovich preferisce chiamarlo il «circo della Florida», con riferimento a famose battaglie politiche attorno a Elian Gonzalez, Terri Schiavo, Mark Foley, Katherine Harris, William Kennedy Smith, a ebrei confusi che votano Pat Buchannan nella contea di Palm Beach, al giornale scandalistico National Enquirer, pubblicato in Florida, al polemico talk show radiofonico del conservatore Rush Limbaugh, che intimorisce i leader del Partito Repubblicano e, ultimamente, a Tiger Woods.

Crist è stato un governatore popolare e si dava per scontata, perciò, la sua vittoria sul concorrente democratico, ma ora la sua elezione non sembra più così sicura, a causa di Marcos Rubio. Costui è il candidato preferito da un nuovo movimento politico di puristi conservatori, che sta guadagnando progressivamente consenso in tutta la nazione, inclusa qualche zona democratica, e minacciando la sopravvivenza dei politici Repubblicani “moderati”.

Questo movimento è chiamato “Tea Party Movement” (il riferimento è al Boston Tea Party, all’inizio della rivolta contro l’Inghilterra -ndr), ed ecco come loro stessi si descrivono sul sito web. 

Dichiarazione della missione dei Tea Party Patriots e dei loro valori fondamentali:

La spinta al Tea Party Movement viene dalla eccessiva spesa e tassazione governativa. La nostra missione è di attirare, educare e mobilitare i nostri concittadini per assicurare una politica coerente con i nostri tre valori fondamentali: la responsabilità fiscale, un governo che deve essere limitato dalla Costituzione e liberi mercati (…). La responsabilità fiscale del governo rispetta la libertà della persona nello spendere il denaro che è il frutto del suo lavoro. Un governo limitato costituzionalmente, progettato per proteggere i doni della libertà, deve essere responsabile fiscalmente, altrimenti i suoi cittadini finirebbero per essere sottoposti a livelli elevati di tassazione che restringerebbero ingiustamente la libertà, per proteggere la quale, la nostra Costituzione è stata ideata. La spesa in deficit fuori controllo che ora vediamo a Washington D.C. ci costringe ad agire, perché il crescente debito nazionale rappresenta una grave minaccia alla nostra sovranità nazionale e alla libertà personale ed economica delle future generazioni.

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Il secondo “valore centrale”, il governo limitato costituzionalmente, viene così definito:

 

Noi, membri del Tea Party Patriots, siamo ispirati dai documenti fondativi della Nazione e consideriamo la Costituzione degli Stati Uniti la legge suprema del Paese. Noi crediamo che si possa riconoscere l’intenzione originale alla base del governo come pensato dai padri fondatori (degli Stati Uniti – ndr), e sosteniamo questa intenzione. Come i fondatori, noi sosteniamo i diritti degli stati in materia di poteri non espressamente considerati nella Costituzione. Poiché il governo è del popolo, dal popolo e per il popolo, in tutte le altre materie sosteniamo la libertà della persona, nel rispetto della legge.

 

Infine, il terzo valore (i liberi mercati),  definito come

 

la conseguenza economica della libertà personale. I fondatori pensavano che libertà personale ed economica fossero inscindibili, e così crediamo noi. L’attuale ingerenza del governo distorce il libero mercato e inibisce la ricerca della libertà personale ed economica. Noi sosteniamo, quindi, il ritorno ai principi del libero mercato sui quali questa nazione è stata fondata e ci opponiamo a interventi del governo nelle attività private.

 

Si afferma che questi valori sono tratti dalla Dichiarazione di Indipendenza, dalla Costituzione degli Stati Uniti e dal Bill of Rights, come interpretati nei Federalist Papers.

 

Affermiamo che gli Stati Uniti di America sono una repubblica concepita dai suoi architetti come una nazione ai cui membri sono stati garantiti “diritti inalienabili” dal loro Creatore. Tra questi vi sono innanzitutto i diritti “alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità”. I Tea Party Patriots stanno dalla parte dei fondatori, come eredi della repubblica, per affermare i nostri diritti e doveri e conservare la loro e la nostra eredità. Affermiamo, come fecero i fondatori, che vi è un intrinseco beneficio per il nostro Paese quando la proprietà privata e la prosperità sono assicurate dalla legge naturale e dai diritti della persona.

 

Commentatori e opinionisti hanno difficoltà ad esprimere un giudizio preciso sul fenomeno Tea Party e su cosa esso potrà significare per l’establishment repubblicano. Un mio amico mi ha detto che ciò che più lo ha colpito è che i leader e i membri più rappresentativi del Movimento sono persone con chiari principi e, dato il basso prestigio generale dei politici causato dal loro relativismo ideologico, la certezza fondata in questi principi, assumibili come eterni, è ciò che sempre più americani sembrano volere. É per questo che la gara in Florida promette di avere conseguenze sul piano nazionale.