“Dobbiamo rimanere uniti, anche in Italia. Viviamo una crisi di fiducia e di valori. Il peccato originale sta nel fatto che abbiamo creato un’unione monetaria senza l’unione economica che doveva accompagnarla. Senza l’unione politica preposta al suo controllo. I padri fondatori hanno costruito l’Europa in tempi ben più difficili di questi. I cittadini devono vedere che l’Europa lavora per loro. Vogliono una comunità di valori, non solo un’unione economica. Serve l’Europa politica con i valori dei padri fondatori nello spirito. Lo dico anche ad Alfano e Casini. Spero che l’Italia uscirà da questo incontro più unita e più solida. Prendano esempio da ciò che fanno i loro partiti al parlamento europeo”. Con queste parole il presidente del gruppo del Partito Popolare europeo Joseph Daul ieri a Firenze ha iniziato i lavori del vertice del gruppo popolare dal titolo “Per una nuova Europa politica: il coraggio delle origini”, al quale hanno partecipato anche il segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano e il Leader dell’Udc Pierferdinando Casini. Nel pomeriggio c’è stato l’intervento del Presidente del Consiglio Mario Monti, che parlando del ruolo di partiti politici come il Ppe ha affermato: “In questa fase della costruzione europea è anche maggiore di quello che si immagina, è enorme”.

Il leitmotiv è stata la necessità di rafforzare l’Unione politica. Tutti siamo concordi sul fatto che l’Europa si trova ad un bivio e che non si può più tornare indietro. Angelino Alfano ha infatti affermato che “il compito del PPE dev’essere quello di far rinascere l’orizzonte del sogno europeo. Più unione politica. più unione bancaria, più unione fiscale. Più unione vi sarà, maggiore sarà la percezione di essere legati a diritti e doveri uguali agli altri cittadini europei. Questo vincolo sarà il basamento della cittadinanza europea. Più saranno accentuati i differenziali legislativi, più i cittadini si sentiranno cittadini del propri paese e non d’Europa. Spesso le separazioni sono avvenute perché qualcuno non è voluto andare più avanti ma perché non ha voluto aiutare chi è rimasto indietro. Abbiamo una ricetta che se insieme saremo capaci di perseguire porterà a nuovi successi il nostro partito”. Pierferdinando Casini ha aggiunto: “O l’Ue va avanti verso gli Stati Uniti d’Europa o andrà indietro, andare avanti significa per le classi dirigenti essere disponibili a cedere una parte della nostra sovranità all’Europa, per favorire il concetto di solidarietà tra paesi, altrimenti perderemo la battaglia”.  

La finanziarizzazione dell’economica pone un interrogativo sulle chance del nostro continente e sul nostro futuro politico. Questo non può essere slegato dai valori. Senza una visione chiara di uomo, di società, e un modello di convivenza civile adeguato non riusciremo a cogliere le opportunità della crisi. La crisi ci dà infatti l’opportunità di poter scommettere in favore di una generazione. Ci dà anche la grande possibilità di andare avanti con il processo di integrazione. Perché la crisi è anche frutto dell’incertezza delle leadership nazionali che non riescono ancora a trovare soluzioni adeguate alla gravità della situazione attuale.

Unione bancaria, fiscale, politica, dobbiamo avere chiaro il punto di arrivo: è l’Europa federale? sono gli stati uniti d’Europa? Il Partito popolare europeo ha il dovere di rispondere a questi interrogativi. L’auspicio del Presidente Daul affinché i partiti italiani che fanno parte del Ppe riescano a stare insieme anche in Italia è da prendere in seria considerazione. Mettere insieme le nostre visioni politiche e i nostri valori, così come accade da sempre al Parlamento europeo è l’unica vera opportunità di uscire dalle sabbie mobili in cui ci troviamo. L’unica opportunità di rilancio per il nostro paese e per l’Europa.