Da chi viene il vero perdono?

Da chi viene il vero perdono? LORENZO ALBACETE commenta il caso di Paula Deen, famosa esperta di cucina, esposta al pubblico ludibrio per aver pronunciato una parola dal sapore razzista

Paula Deen è un’esperta di cucina del Sud, conosciuta come la Regina della Cucina del Sud, e ha costruito un impero che vale svariati milioni di dollari vendendo libri di cucina, ricettari, con catene di supermercati e, soprattutto, con uno show giornaliero nella TV via cavo. Mentre sto scrivendo, Paula Deen ha sofferto una serie di guai finanziari per avere usato una parola sbagliata.

Alla parola proibita ci si riferisce come “la parola N”, per evitare di usarla nelle conversazioni o in articoli, come in questo caso. Nel mondo Caraibico di lingua spagnola dove sono nato, questa parola significa semplicemente “nero” ed è usato anche in termini affettuosi, come “negrita” per indicare una donna che riteniamo bella. Nell’inglese degli Stati Uniti, questa parola è diventato il più grave insulto razzista contro gli afroamericani.

Il 17 maggio, Lisa Jackson, una ex dipendente della Paula Deen Enterprises, ha intentato una causa contro la Deen e suo fratello Earl “Bubba” Hiers, accusandoli di diversi episodi di discriminazione sessuale e razziale sul posto di lavoro. Tuttavia, ciò che la aveva offesa di più erano proprio le osservazioni sulla razza e l’uso della “parola N”, che la Need ha usato in risposta alla domanda di un avvocato se avesse mai usato questo termine.

Paula Deen ha riconosciuto di aver usato la parola e ha poi denunciato il fatto che diverse canzoni popolari moderne contengono questo termine e molti altri simili, eppure le catene di supermercati le offrono in vendita senza problemi e i media trattano questi “artisti” come grandi e potenti. Come mai nessuno chiede di boicottare questi artisti e i loro testi offensivi?

Sull’altro lato del dibattito, il Reverendo  Jessie Jackson si è unito a molti altri nel denunciare l’odio verso Paula Deen e nell’invitare alla compassione e al perdono.

“I neri capiscono l’ignoranza del bianchi del Sud, e la tolleranza e la compassione. L’Associazione Nazionale per l’Avanzamento delle Persone di Colore chiede  a tutti i bianchi americani di fermarsi e pensare prima di fare compere da Wall-Mart, Sears, Target, Home Depot, e QVC. Quante volte gli afroamericani hanno insultato i bianchi?!? con termini come Cracker, pane bianco, etc. Tutti dobbiamo essere rispettosi verso gli altri e non insultare nessuno. Una parola non deve essere usata dagli afroamericani se è sbagliato usarla per noi. Se è offensiva, allora è offensiva e basta!”. 

La disperata richiesta di perdono di Paula Deen nella sua ammissione di colpa in televisione, fatta tra lacrime di pentimento, viene considerata da molti come patetica, mentre altri sostengono che si è realmente pentita e che il suo è un pianto per chiedere misericordia e assoluzione. Si pone qui una domanda: da chi ci si aspetta questa assoluzione? Dalla società? Da una razza? Da noi stessi? Da un passato innocente?

Il razzismo è un peccato. Un vero perdono può essere garantito solo da Uno che viene per il perdono dei peccati.

 

 

 

 

 

 

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