“Con le mie mani non potrò  mai fare giustizia”. Grande verità. Dolorosa verità. Ascoltando Obama pochi minuti fa questo verso di Claudio Chieffo è la prima cosa che mi veniva in mente. La seconda è … ma è la “giustizia” che Obama cerca invocando un intervento armato contro il regime siriano? Che cosa lo ha veramente animato in questa ostinata ricerca di un intervento armato?

Sembra incredibile – non credibile, da non credere – che ancora una volta gli Stati Uniti stiano per fare un passo del genere. Il nostro Presidente, Nobel per la pace, cerca il consenso del Congresso (visto che quello del mondo non lo trova) per colpire Assad. Uno “strike” il cui esito certo, l’unico esito certo, sarà un incremento dell’odio che mezzo universo nutre per gli Stati Uniti. Comunque dovrà prima strappare il consenso – per nulla scontato – del suddetto Congresso. Non solo i Repubblicani si opporranno, ma probabilmente anche una significativa rappresentanza di Democratici si troveranno in difficoltà. Da una parte sappiamo troppo poco di quel che sta veramente succedendo. Non siamo neanche certi di chi abbia usato i gas. Dall’altra l’America ha il “cuore pesante”, affaticato ed intristito da tutte queste guerre, azioni militari, o comunque le si voglia chiamare. Perché dobbiamo intervenire?

Perché? Cos’è che non sappiamo e non capiamo (e che Obama sa e capisce)?

Qualche sera fa un ex generale, ragionando come una persona “normale”, citava la “storia”: “Sapevamo che lo Scià manovrava un regime corrotto e crudele. Abbiamo appoggiato i ribelli e ci siamo ritrovati Komehini e quelli che l’hanno seguito. Sapevamo che Gheddafi era un dittatore spietato, abbiamo sostenuto i suoi nemici e la Libia è peggio di prima. Sapevamo che Mubarak governava con sinistra violenza, abbiamo sostenuto la Muslim Brotherhood e vediamo in che condizioni è oggi l’Egitto”. I “sapienti” della Cnn lo hanno crocifisso sul posto. E adesso, in questo momento, quegli stessi “sapienti” si chiedono solo se il Congresso avrà il fegato di appoggiare la “potente e coraggiosa” richiesta di Obama. 

Sarebbe stata “potente e coraggiosa” se l’avesse fatta il guerrafondaio Bush? Quanto dolore c’è nel mondo, quanto bisogno di aiuto da parte di fratelli uomini che hanno avuto un destino più amichevole, quanto bene possono fare gli Stati Uniti ad una infinità di paesi e popoli. Possibile che non troviamo nulla di meglio che lanciare interventi armati? Possibile che non capiamo che una cosa del genere non potrà giovare a nessuno e che chiamerà ancora più spargimento di sangue, in Siria come in chissà quanti altri paesi? 

I film western hanno smesso da un pezzo di dipingere i cowboy come “i buoni” e gli indiani come “i cattivi”. Sembra che in Siria invece ancora esistano i buoni e i cattivi. 

“Con le mie mani non potrò mai fare giustizia”. Qualcuno lo spieghi al Presidente.