Rap mediatico di inizio Meeting

Inizia oggi la 34esima edizione del Meeting di Rimini. Il programma è ricco, ma l'attenzione della grande stampa sembra concentrarsi solo sull'assenza di Renzi. ROBERTO FONTOLAN

Allora com’è questo Meeting?

Guardi, il titolo di apertura è affidato ad un intellettuale ucraino, Alexandr Filonenko, filosofo e teologo all’università di Kharkiv, nel cuore dell’Ucraina orientale, ha presente la regione della crisi con la Russia, e sarà veramente interessante poter sentire da un pensatore europeo che vive nel pieno di questo conflitto incredibile una riflessione sulle periferie e il destino dell’uomo. Poi…

Sì, d’accordo, ma non c’è Renzi…

Prego?

Non c’è Renzi, il presidente del Consiglio, vi ha snobbato… lo dicono tutti…

Tutti chi?

I giornali, i miei colleghi.

Ma scusi, lei conosce il Meeting, sono oltre 100 incontri, mostre, spettacoli, film, documentari, libri, quattrocento relatori dall’Italia e da tutto il mondo, tremila volontari…

Non c’è Renzi, non c’è Renzi, per noi conta questo.

Per noi chi?

Noi giornali, i colleghi.

Beh, ci sono dei ministri… comunque le volevo dire che uno dei temi più importanti dei questa settimana, forse anzi il più significativo e drammatico è la tragedia del Medio Oriente, i massacri contro i cristiani e le altre minoranze in Irak, la Siria, la guerra a Gaza. Il Papa ha parlato di una terza guerra mondiale, l’ha sentito no?, e sono anni che da Rimini affrontiamo e lanciamo le questioni della pace, cioè chi e come la può costruire, della libertà religiosa, della persecuzione anti cristiana. Interverranno personalità e testimoni grandiosi come…

E però non c’è Renzi, vuole dire che Il Meeting ha perso appeal politico…

…padre Pizzaballa, l’uomo che ha vissuto con il Papa la visita in Terra Santa e poi l’incontro di Roma, vescovi dalla Nigeria e dall’Irak, Paul Bhatti, ricorderà che gli avevano ammazzato il fratello in Pakistan, grandissimi archeologi italiani che hanno lavorato in Siria: Matthiae e Buccellati ad esempio non sono nomi interessanti per i giornali e i suoi colleghi? 

Secondo lei posso proporre al mio direttore una intervista con Matthiae? Quello mi risponde: e Renzi?

Ma è l’uomo che ha scoperto Ebla, una storia incredibile e bellissima, tutta italiana per di più, una storia che viene proprio dalla Siria dove muoiono a migliaia… Noi crediamo che la cultura abbia un ruolo decisivo per costruire la pace. Voglio anche citarle una mostra eccezionale, una campagna fotografica promossa dall’ambasciata dell’Armenia in Vaticano e realizzata proprio per il Meeting sui luoghi cristiani in Medio Oriente distrutti in questi anni. Lo sa che nella parte nord di Cipro, quella occupata dalla Turchia, sono andati perduti oltre cinquecento monumenti, chiese, cimiteri, monasteri e non resta quasi più nulla? 

Ma in Armenia e a Cipro lo sanno di Renzi?

In che senso?

Nel senso che non c’è al Meeting e dunque…

− Va bene, capisco che questa storia della terza guerra mondiale non le va giù. Economia allora? L’ultimo giorno interverrà Marchionne, magari ai suoi lettori interessa questo, per non parlare dei tanti manager e imprenditori che vengono sempre perché credono nella “formula unica” (me l’ha detto l’altr’anno un guru mondiale della pubblicità) del Meeting. O forse è più attratto dalla scienza? In questo caso le posso citare Yves Coppens, il più grande paleontologo vivente… O magari i temi dello sviluppo e della cooperazione, dell’educazione…

− Non c’è Renzi, non c’è Renzi.

− della ripresa… del lavoro… della giustizia (c’è in ballo la riforma, no?)… della povertà… ah, ecco un tema urgentissimo per noi italiani, l’immigrazione! Questo ci riguarda da vicino, sarà d’accordo con me: Lampedusa, i barconi, Mare Nostrum. Tutti ci domandiamo come faremo ad affrontare questo problema sempre più grave e come possiamo assicurare accoglienza e dignità, ne va della nostra salute sociale…

− Non c’è Renzi, non c’è Renzi.

− Altre mostre? Il ricordo di Iannacci e di Fellini, la Chiesa di Bergoglio, gli acrobati africani?

− Non c’è Renzi, non c’è Renzi.

− Ma scusi, visto che non c’è Renzi, perché il suo giornale l’ha mandata qui al Meeting?

− Ma proprio per questo, per la sua assenza…

− Cioè scriverà di un vuoto, di una mancanza?

− Sì, che c’è di strano, non li legge i giornali?

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