Satana, la latrina più lurida che esista al mondo, è finito: specializzatosi nei colpi di coda, stavolta è giunto ai titoli di coda delle sue misere scorribande. Più che morto è smascherato, doppia morte per lui: nessun pipistrello ama la luce. Indispettitosi, affitta dei cervelli per spargere le ultime dicerie sul conto di Cristo, l’avversario che non gli concederà mai di prender sonno la notte: “E’ fuori di sé (…) E’ posseduto da uno spirito immondo“ (Mc 3,20-35). La diagnosi della perizia psichiatrica è firmata dai teologi saputelli di Gerusalemme, i soliti scribi e farisei: tanto fumo, poco arrosto. L’aiuto inaspettato, però, giunge da Nazareth: sono i suoi, quelli di casa sua, che lo trattano da matto. “Tutti ridono dei matti in piazza, purché non siano della loro razza” dice un proverbio della mia terra. E’ anche la sua razza a dargli del matto, Madre compresa, quella (ma)Donna che così tanto lo adora: “Giunsero sua madre e i suoi fratelli“. Nemmeno la Madre Gli crede: Cristo è il più solo di tutti i solitari della storia, il più incompreso di tutti i geni, il più criticato di tutti i profeti. C’è una Madre che non capisce il Figlio: l’ha allattato, carezzato, lusingato e guardato. S’è lasciata fare le medesime cose da Lui, figlia del figlio: il più alto controsenso della storia umana. Eppure, quest’oggi, Maria è tra quelle che pensa che Lui sia matto, che sia andato fuori di testa. A Cafarnao, tappa di partenza della sua avventura di predicatore, Cristo è un uomo solo al comando.
Lo attaccano gli amici, quelli di casa-e-bottega, gli avversari avversi. Dicono – non san già più cosa dire, ed è solo l’inizio – che è al soldo di Satana, proprio Lui che è venuto al mondo per prendere per i fondelli Satana, irridendone la sua misera potenza. A Iddio dicono che è Satana, perché Satana vuol far credere a tutti che è lui Dio. E’ la specialità del buffone, nato per vendere merce taroccata ai suoi clienti: li abbindola, rapisce i loro cuori, svuota le tasche e poi non risponde alle chiamate in caso di incidente.
E’ un pirla, Lucifero, un emerito pirla: un pirla intelligentissimo, però. Vuole a tutti i costi arruolare nella sua scuderia il Meglio che c’è in circolazione, il Cristo-inarrestabile, quello che è appena partito. “Dite che è dei miei, spargete voce che l’ho mandato io, fate capire alla gente che Gli riesce di cacciare i demoni perché li conosce benissimo, essendo anche lui uno di loro”. Cristo-demonio: è questa la diceria di Satana. Più l’altra: Demonio-Dio. Impossibile far la guerra agli ignoranti: prima ti portano al loro livello e poi, per la loro esperienza sul campo, ti battono.
Lui, Cristo, ha pazienza da vendere: non con Satana – “Odierai il Satana tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze” – ma con quelli che, imbelli, cadranno tra le sue moine. E’ per questo che Cristo, stavolta, tenta la ricucitura. Ago-e-filo invece che l’aratro: “Egli li chiamò e con parabole diceva loro“. Tenta di prendere i nemici e di farli suoi amici: di aprire loro gli occhi, di mostrare loro la fallacia del ragionamento, di farli riprendere dall’anestesia del Demonio. Di riaccendere in loro il cervello.
Niente da fare, è come versare acqua in un crivello. E siamo solo agli inizi. E’ per questo che Marco – evangelista senza poesia addosso, coi piedi ben saldi a terra – mette questa pagina all’inizio del suo Vangelo: “Lettore, che tu non pensi che questa sia una storia all’acqua di rosa, una soap-opera, una serie televisiva da prima serata. Questa è una faccenda assai seria, d’amore di incomprensione folle”. Esattamente così: Lui ha appena aperto bocca e già gli dicono che è un uomo paradossale, ambizioso, squinternato. Assatanato: “Dio è un assatanato!” dice il gorilla di Satana per confondere le acque. Cristo, povero-Cristo, ci prova ad usare logica con gli illogici: “Come può Satana sconfiggere se stesso?” Non hanno logica i loro discorsi, però attecchiscono in velocità: nessuno dimentichi il fatto che anche Satana ha i suoi miracoli, le sue parabole, la sua buona-notizia di male. Cristo non ci cade, li lascia ai loro discorsi: alza il ritmo, prosegue dritto.
Satana è finito. Non gli resta che spargere zizzania, povero vecchio diavolo.