Per il 12 e 13 novembre le due Confindustria di Napoli e Caserta, in collaborazione con la Fondazione della Sussidiarietà, hanno promosso un incontro a cui diamo un significato molto importante. Per due giorni le imprese campane si confronteranno tra loro e con un’ampia delegazione proveniente dal Marocco sui temi dello sviluppo, dell’internazionalizzazione e degli scambi nel Mediterraneo.
Per la prima volta le nostre imprese sono direttamente protagoniste di questa azione di “matching” e ancora una volta abbiamo sperimentato – anche attraverso la nostra piattaforma digitale “Connex” – l’enorme potenziale che potrebbe essere sviluppato a partire dalla qualità e dalla capacità produttiva delle aziende meridionali.
L’idea verso cui ci siamo mossi è molto semplice. Il Sud se vuole riconquistare centralità nel dibattito del Paese deve fare due cose precise: da un lato dimostrare che non ha un atteggiamento passivo e vuol essere protagonista del proprio futuro, dall’altra far capire che lo sviluppo di questa grande area – 20 milioni di abitanti, il 34% del territorio nazionale – è interesse di tutti, in primo luogo del Nord sviluppato.
Abbiamo scelto il Marocco come paese ospite per il nostro primo evento perché abbiamo riscontrato un interesse crescente delle nostre aziende verso quell’area del Nord Africa. Dalla logistica portuale all’agroalimentare, dall’energia all’ambiente, sono numerosi i campi dove ci sono già numerose iniziative in corso e sono davvero tante le occasioni di investimento e di partnership.
Dal convegno – a cui avremo la partecipazione di tantissimi oratori e una significativa delegazione sia del governo centrale che delle amministrazioni locali, oltre che rappresentanti del Parlamento europeo – puntiamo a far emergere una proposta concreta da avanzare alle istituzioni e alla politica su ciò di cui hanno bisogno le aziende per competere e crescere. Non sarà il solito “cahiers de doléances”, né un libro dei sogni. Punteremo a indicare poche cose concrete ma rilevanti dal punto di vista del sostegno dell’economia e dello sviluppo: le infrastrutture, le zone economiche speciali, la formazione, la sicurezza.
Come sappiamo il Mediterraneo è anche un mare attraversato da numerosi e gravi conflitti e da drammatici problemi del nostro tempo, come l’immigrazione. Non è nostra intenzione sostituirci a chi ha il compito di affrontare tali problemi e sappiamo benissimo il ruolo che deve assolvere l’Unione Europea. Però pensiamo anche che le istituzioni possono vedere semplificato il loro compito se le forze economiche non si chiudono nei loro confini e svolgono con coraggio il loro compito di creare ricchezza ed esportare sviluppo in quei paesi che vogliono condividere con la comunità internazionale le loro aspirazioni di emancipazione.
Vogliamo sottolineare la novità della proposta progettuale che, partendo dal basso secondo i principi della sussidiarietà, vuol dare la possibilità a chi vive e crede nel nostro territorio di partecipare al dibattito pubblico con proposte di interesse strategico per lo sviluppo del Mezzogiorno.
In questo senso l’incontro con la Fondazione della Sussidiarietà è stato per noi un incontro importante. Accettare l’idea che prima di domandarsi cosa fanno gli altri devi chiedere cosa fai tu per migliorare le cose, è stata per noi una esperienza positiva, un cambio di mentalità che cercheremo di conservare sempre nel nostro modo di agire.