Il cortocircuito dell’America

Contraccezione, aborto, nuovi diritti. Due Americhe, quella liberale e quella conservatrice, si combattono. Era questo che volevano i Padri?

La Camera ha approvato una legge per assicurare il diritto alla contraccezione. Tutto in fretta e furia. Un voto dettato dall’appartenenza partitica: democratici arroccati in difesa, repubblicani spavaldamente all’offensiva. Un voto che sicuramente non porterà a nulla, arenandosi in Senato, dove le parti sono praticamente ad un punto zero di pari e patta. Zero risultato pratico, quindi, ma chiaro segnale della lotta intestina che il sistema americano sta vivendo, spaccato come è tra una maggioranza parlamentare liberal-democratica ed una Corte suprema a maggioranza conservatrice e persino trasversalmente cattolica. Si sta innescando una dinamica tanto semplice quanto ignora nelle sue possibili conseguenze, a detta di alcuni potenzialmente persino distruttiva. O no?

Provo a spiegarmi e a spiegarvelo in poche parole. Tutta l’America liberal si sente tremare la terra sotto i piedi. Non c’è conquista (almeno così la considerano quelli che si definiscono progressisti) degli anni recenti che non corra il rischio di essere spazzata via da una pronuncia della Corte suprema. Se non oggi, domani, o il giorno dopo ancora, perché vista l’età media dei suoi componenti questa Corte continuerà a macinare pronunce per un bel po’ (a meno che il Padreterno decida di ribaltarne gli equilibri). Dell’aborto abbiamo già parlato, del diritto di portare armi, pure, ma tutti a questo punto si aspettano contraccezione e matrimoni omosessuali come i prossimi bersagli dei giudici supremi.

Così – preoccupazione comprensibile – si cortocircuita il sistema: un ramo del Congresso legifera, l’altro impugna, la Corte delibera, uno mette un paletto, l’altro ribalta, uno ridefinisce, l’altro cerca di fortificare le difese per salvaguardare lo status quo.

E così il Presidente si rivolta contro la Corte, la Corte oblitera il Presidente, e la gente, quel guazzabuglio di razze e culture che è il popolo americano, non sa dove guardare, non sa a chi dare retta e di chi fidarsi. Fino al punto di affermare, lo dicono i risultati di una ricerca appena pubblicata, che neanche una vittoria elettorale avrebbe agli occhi degli elettori stessi un significato realmente rappresentativo. Neanche un risultato elettorale risponderebbe a ciò che i cittadini desiderano e si aspettano.

Nel frattempo Joe Biden si becca il Covid e data la sua età (si va per gli 80) i suoi lo metteranno sotto formalina nella speranza che recuperi un po’ di forze in tempo per fronteggiare la nuova mossa della Corte Suprema, contraccezione o matrimoni omosessuali che sia.

Chissà se i Founding Fathers che questo sistema hanno immaginato e voluto saranno orgogliosi di quel che sta succedendo.

Io in fondo lo sarei.

God bless America! 

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