Occorre, a partire dalla propria umanità, dalla propria fede, dalla propria professionalità coi volersi totalmente con loro per capire i passi più adeguati da compiere. La storia del Nuovo Cortile nel bresciano ce lo insegna.
Nuovo Cortile è una cooperativa bresciana di tipo misto A/B attiva nel campo educativo, socio assistenziale e nell’avviamento al lavoro. Nasce dall’esperienza delle cooperative Pinocchio, Pinocchio Group e Campus, da quasi 40 anni presenti sul territorio bresciano a servizio della collettività attraverso la creazione di asili nido, servizi parascolastici e ricreativi, comunità di recupero per dipendenze e riabilitazione psichiatrica e iniziative di avviamento al lavoro e di cooperazione con imprese ed enti locali, sia pubblici che privati.
Ripercorrendo i passi della sua storia, la prima cooperativa delle origini fu costituita nel 1986 e si chiamava Comunità Nuova: nasceva perché la Caritas diocesana di Brescia di allora voleva cogliere la sfida proposta dalla legge Gozzini, che permetteva ai carcerati che ne avevano i requisiti di uscire dal carcere tramite misure alternative. La Caritas propose ai giovani del mondo cattolico bresciano se volessero coinvolgersi in prima persona: alcuni ragazzi e ragazze del movimento di Comunione e Liberazione della comunità di Brescia accettarono la proposta, avviando una cooperativa di inserimento lavorativo nel settore dell’agricoltura.
Nei primi quattro anni furono 35 i carcerati ed ex carcerati complessivamente accolti da Comunità Nuova. Da subito emerse che il desiderio di lavorare insieme tra amici e portare avanti insieme un progetto ispirato al Cristianesimo, da solo non poteva bastare né reggere nel tempo. I primi entusiasmi impattarono con la realtà, e fu una realtà molto forte. Tanti di quei ragazzi che usufruivano delle misure alternative al carcere avevano problemi di tossicodipendenza: molti di loro tornavano a delinquere, rubando anche in casa degli stessi operatori della cooperativa, o scappavano. Occorreva adeguare il progetto alle nuove esigenze, a questo nuovo bisogno che stava emergendo sempre di più. Si pensò quindi di articolare il progetto costruendo una vera e propria comunità terapeutica ed educativa, di tipo residenziale. Il bisogno principale, infatti, non era tanto l’inserimento lavorativo della persona, quanto il suo recupero umano.
Nacque così la Comunità terapeutica Pinocchio, nel 1992. Successivamente, continuando a osservare e riflettere sui bisogni del territorio e delle persone incontrate, emerse che molti dei ragazzi con problemi di dipendenza presentavano anche problematiche psichiatriche. Questo portò a creare la seconda delle due comunità che oggi Nuovo Cortile gestisce, la Comunità psichiatrica a media protezione CPM Pinocchio, così come poi alcuni appartamenti dedicati all’Housing sociale, dove ospitiamo persone con disagio psichiatrico al termine del programma in Comunità. Queste sono persone che non tornano nel loro luogo d’origine, magari non hanno un luogo dove tornare, né sono in grado di vivere in totale autonomia, pertanto continuano ad avere la nostra comunità psichiatrica come punto di riferimento e abitano nei pressi della stessa. Infine, della prima cooperativa nata nel 1986, oggi resta tutt’ora l’area di Inserimento al lavoro, dove cerchiamo di avviare opportunità di tirocinio lavoro per gli ospiti in fase avanzata del programma, nei settori delle pulizie civili, manutenzione del verde, assemblaggio conto terzi, trasporto disabili.
La nostra mission, definita quindi nel tempo e nell’esperienza, è di offrire al territorio stabili e innovative opportunità per favorire uno sviluppo integralmente umano delle persone. Per questo promuoviamo servizi di natura socio-educativa, assistenziale e di cura rispettosi dei migliori standard di qualità in un’ottica di valorizzazione delle potenzialità di tutti coloro che incontriamo. Perché? Crediamo che ogni persona sia un dono unico e irripetibile e meriti di crescere in luoghi stimolanti, accoglienti e amorevoli, di essere curata quando si trova in situazioni di disagio fisico o spirituale e di essere aiutata a reinserirsi nel contesto sociale nei periodi di difficoltà: per noi partecipare alla cura del creato e contrastare la cultura dello scarto è la visione ideale che ci anima.
Ci occupiamo di un altro ambito, oltre quello della Cura e riabilitazione dalle dipendenze e dal disagio psichico e l’area relativa all’Inserimento lavorativo, di cui abbiamo parlato sopra, ossia l’area Infanzia, giovani e famiglia. “Ereditato” dalla gestione della cooperativa Campus, coordiniamo un asilo nido a Pilzone d’Iseo, attivo da diversi anni, e il più recente centro educativo diurno Binario 9 e 3⁄4 a Brescia, oltre al progetto di Scuola sociale sportiva “Tutti in campo!” in collaborazione con la Fondazione Real Madrid. Il centro educativo diurno Binario 9 e 3⁄4 si rivolge a minori dai 12 ai 18 anni, con l’obiettivo di intercettare la fascia d’età precedente a quella degli ospiti delle nostre due Comunità; l’ambito di azione è quello socio-educativo e ricreativo. Fra il 2023 e il 2024 aumenta il numero dei ragazzi e ragazze iscritti e frequentanti, così come si amplia la rete sul territorio costituita sia dagli enti invianti che dalle associazioni che collaborano realizzando attività insieme allo Staff del Centro Diurno. La Scuola sociale sportiva, invece, nasce nel 2023 in collaborazione con la Fondazione Real Madrid: prima nel suo genere a Brescia, il progetto riesce a partire e a svilupparsi grazie anche alla collaborazione di alcuni Oratori e Scuole bresciane, oltre che il Centro Islamico di Brescia.
Dopo un primo anno molto proficuo, con l’anno scolastico 2024-2025 il progetto è ripartito molto bene e stiamo già allargando la collaborazione a ulteriori Oratori e Scuole: oggi sono una sessantina le ragazze e i ragazzi beneficiari del progetto, con un’età che va dalla terza elementare alla terza media.
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