L’Intelligenza artificiale (IA) si è affermata come una delle tecnologie più promettenti e dirompenti dell’era digitale, un motore chiave della quarta rivoluzione industriale. L’adozione di tecnologie IA si diffonde a una velocità sorprendente, settorialmente e geograficamente. È sempre più difficile trovare un ambito sociale che non sia toccato dalle conseguenze di questi nuovi strumenti.

Nonostante il suo ingresso potente sulla scena mondiale, l’era dell’IA è ancora all’inizio e ci sono ancora molti elementi che dobbiamo conoscere. I tempi sempre più rapidi della tecnologia spesso non ci permettono di afferrare completamente la natura dei cambiamenti in atto, di capirne fino in fondo la portata.

Che cosa è l’IA? Quali sono le sue potenzialità e i suoi rischi? Che cambiamenti sta causando nei vari ambiti della vita sociale (lavoro, educazione, economia, relazioni, ecc.)? L’IA mortifica o stimola le capacità e competenze umane? Più passa il tempo, più crescono le domande, ma non necessariamente si chiarificano le risposte. Per questa ragione, La Fondazione per la Sussidiarietà ha dedicato l’ultimo numero della sua rivista Nuova Atlantide proprio al tema dell’Intelligenza artificiale. IO con IA, si legge in copertina. Un titolo che, nella sua essenzialità, rivela il cuore del numero: il tentativo di approfondire la relazione tra persona e Intelligenza artificiale.

La prima scintilla che ha dato il via al numero è stata la consapevolezza che l’IA è ormai diventata un fattore che entrato nell’orizzonte di tutti e, per alcuni, nelle attività quotidiane. La seconda è stata la scoperta di una potenziale dimensione sussidiaria dell’IA che, con il passare del tempo, andava affermandosi. L’Intelligenza artificiale non è solo un potenziale sostituto di quella umana, ma può anche esserne alleata. Lo scopo del numero è proprio andare in profondità di questo stretto legame tra l’IO e l’IA, come appunto recita il titolo.

La varietà delle tematiche trattate rispecchia la complessità e la dimensione globale del fenomeno. A una prima sezione di scenari, in cui si affrontano temi come che “cos’è l’IA?” (domanda che in molti abbiamo, ma a cui ancora forse non sappiamo rispondere), l’impatto dell’IA sul modo di pensare e sulle relazioni sociali, e il delicato rapporto tra IA, etica, e governance, seguono approfondimenti tematici sulle conseguenze dell’IA in diversi ambiti: lavoro, disuguaglianze, medicina, azienda, mobilità, marketing, cinema e settore militare, per citarne alcuni.

La ricchezza delle questioni poste all’attenzione del lettore riflette la curiosità di comprendere le diverse dimensioni di un fenomeno con cui, volenti o nolenti, avremo sempre più a che fare. Se pur non esaustivo, il numero è un prezioso strumento di conoscenza che affronta la questione sotto una lente originale, quella dello stretto legame tra persona e Intelligenza artificiale. Senza anticiparne ulteriormente il contenuto, ne suggerisco a tutti la lettura.

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