Carlo Acutis, una scuola fatta da scuole

A Milano tre scuole di eccellenza insieme a un centro di formazione professionale hanno deciso di dar vita a una nuova scuola paritaria

Non si contano i lamenti sul fatto che la scuola non prepara persone capaci di affrontare le sfide di un mondo del lavoro in continuo cambiamento. Tuttavia si vedono pochi tentativi di rispondere al problema. Ancora più raro è che scuole libere e realtà di formazione professionale, superando la tentazione continua dell’autoreferenzialità, mettano in comune le loro competenze. Per questo il nascente Istituto tecnico Carlo Acutis rappresenta un esempio da imitare.



La prima vera scelta di un ragazzo riguarda la sua formazione e si affaccia a metà della seconda media, o all’inizio della terza: quale scuola superiore? Gli insegnanti lo guardano e lo orientano, la famiglia cerca la migliore soluzione e lui si interroga su che cosa davvero gli piace, su quali siano le sue inclinazioni. E ci si guarda intorno, insieme, per capire che offerta si presenti per accompagnare il suo desiderio di diventare uomo. Classico o scientifico? Statale o paritaria? Facile o impegnativo? Liceo o istituto tecnico?



L’offerta in qualche modo orienta la domanda e a partire da questa considerazione tre scuole di Milano, La Zolla, la Grossman e la Mandelli, insieme al centro di formazione professionale Aslam, hanno deciso di dar vita a una nuova scuola paritaria, che integri l’offerta, già eccellente, di licei di ispirazione cristiana presenti sul territorio. Si tratta di un istituto tecnico che intercetta la voglia di ragazzi e ragazze di imparare attraverso l’esperienza, di “fare” per “capire”, magari in quell’ambito, la tecnologia, sperimentato più come passatempo (e quanto tempo, tra cellulari e videogiochi) che come vera e propria materia di studio.



Nasce così l’Istituto tecnico Carlo Acutis: due indirizzi, informatico e grafico e comunicazione, quattro anni di scuola superiore per raggiungere il diploma di maturità tecnica, e la possibilità poi di proseguire o in università, o con una specializzazione biennale in una ITS Academy, gli istituti tecnologici superiori che sviluppano queste competenze. Un percorso formativo tecnico che parte da una solida formazione nelle materie di base, l’area logico-umanistica e quella delle scienze integrate, che propone un’attività  di orientamento che inizia con le materie specifiche, comuni nel primo anno, e uno sviluppo su due indirizzi in cui, nei tre anni successivi, le materie tecniche si sviluppano in attività laboratoriali, project work e alternanza in collaborazione con le più importanti aziende del settore, fino a veri e propri periodi in azienda.

Un progetto ambizioso, che nasce secondo la logica della collaborazione: tra scuole, innanzitutto, ma anche con aziende. Due si sono coinvolte fin dall’inizio con il progetto diventandone soci fondatori: Beta 80, storica azienda informatica milanese e MR Digital, principale fornitore di soluzioni digitali per le scuole. Ad esse se ne stanno aggiungendo altre che vedono l’opportunità di promuovere percorsi formativi vicini alle esigenze del mondo del lavoro. Una collaborazione aperta anche con tre ITS Academy, tra cui ITS Angelo Rizzoli, che svolge corsi di specializzazione in ambito grafico e informatico, per sviluppare una logica “di filiera”, nella continuità dei percorsi formativi. La scuola nasce e si sviluppa in un vero e proprio “campus”, un luogo fisico, il Gi Group Training Hub, e di relazioni, dove si condividono spazi, laboratori ed esperienze e convivono ragazzi e ragazze della formazione professionale di Aslam, diplomati e laureati dell’ITS Academy, studenti e studentesse dell’istituto tecnico e adulti in formazione continua.

La nuova scuola nasce quindi per rispondere ad un’esigenza di percorsi sempre più personalizzati, attuali e attenti all’innovazione, ma allo stesso tempo radicati in un metodo educativo con oltre 50 anni di storia, che si basa sull’attenzione alla persona, allo sviluppo dell’individualità dell’alunno, nel rispetto della sua unicità. Per questo è dedicata a Carlo Acutis, novello santo della Chiesa cattolica e patrono delle nuove tecnologie. che amava ricordare che “tutti nasciamo originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

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