Paolo Leon è un economista keynesiano, oggi professore emerito di Economia Pubblica alla Facoltà di Economia dell’Università Roma Tre. Laureato in Legge, e dopo un periodo di lavoro all’Ufficio studi dell’ENI sotto la direzione di Giorgio Fuà, è research student (1959) presso l’Università di Cambridge, con una borsa di studio B.Stringher della Banca d’Italia. Il suo tutor è R.F.Khan, che sarà una guida decisiva per la sua comprensione del pensiero keynesiano. Non minore sarà l’influenza di Federico Caffè, con il quale il rapporto durerà quasi trent’anni. Nel 1961 entra alla Banca Mondiale, dove ricopre diverse posizioni, da economista senior a capo divisione. Rientra in Italia nel 1968, diventa libero docente in Economia Politica (1969), e insegna Economia dello Sviluppo alla Facoltà di Scienze Politiche di Bologna, con Beniamino Andreatta (1970-74). Diventa straordinario di Economia Politica nel 1974 e ordinario nel 1980: insegna a Catania, Venezia, Roma e presso la Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione. E’ cofondatore della Facoltà di Economia dell'Università Roma Tre, intitolata a Federico Caffè, nel 1992. E’ stato consulente della Cassa per il Mezzogiorno, per l’applicazione dell’analisi dei sistemi ai progetti idraulici e di trasporto, dell’Italconsult, per i progetti agricoli, delle Regioni Toscana e Marche per l’analisi dei distretti industriali, del’Unione Europea per le prospettive dell’occupazione. Ha introdotto le categorie dell’analisi economico collettiva nelle perizie, per conto dello Stato, in cause relative al danno ambientale (naufragio Haven, Lago Maggiore, Marghera, Carrara, Priolo). E’ stato consulente, tra le altre istituzioni pubbliche italiane, del Ministero del Bilancio, del Lavoro, dell’Ambiente. Dal 2007 al 2012 ha presieduto l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma. Collabora a giornali e riviste. Dirige la rivista “Economia della Cultura”.
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