Ci sono i servizi segreti dell’Ucraina dietro gli omicidi di Daria Dugina e Vladen Tatarsky. Lo rivela il Washington Post, spiegando i dettagli dell’operazione che è stata orchestrata dal servizio di sicurezza nazionale ucraino (SBU). Dunque, è emerso che la bomba usata per uccidere la figlia dell’ideologo russo Alexander Dugin è stata trasportata da una donna e sua figlia di 12 anni all’interno del trasportino di un gatto. Gli agenti ucraini avevano installato un compartimento nascosto per nascondere i componenti dell’ordigno che un mese dopo è esploso appena fuori Mosca nel SUV guidato da Daria Dugina. L’attacco del 2022 rientra nella guerra ombra del servizio di spionaggio ucraino, le cui capacità si sono sviluppate nel corso di quasi un decennio, dalla guerra in Donbass del 2014.



In tutto questo periodo i servizi hanno stretto anche nuovi legami con la CIA, che si sono rivelati molto importanti. Infatti, questo tipo di missioni sono condotte da squadre di élite di agenti ucraini provenienti da direzioni formate, addestrate ed equipaggiate in stretta collaborazione con la CIA, secondo quanto riferito da attuali ed ex funzionari ucraini e Usa. Infatti, dal 2015 la CIA ha speso decine di milioni di dollari per trasformare i servizi ucraini di stampo sovietico in potenti alleati contro Mosca. Ad esempio, ha fornito all’Ucraina sistemi di sorveglianza avanzati, ha addestrato reclute in siti sia in Ucraina che negli Stati Uniti, ha costruito nuove sedi per i dipartimenti dell’agenzia di intelligence militare ucraina e ha condiviso informazioni. Secondo i funzionari sentiti dal Washington Post, la CIA mantiene una presenza significativa a Kiev.



I TIMORI DELLA CIA SUGLI OMICIDI MIRATI DELL’UCRAINA

Funzionari dell’intelligence Usa hanno sottolineato che la CIA non è stata coinvolta in operazioni di uccisione mirata da parte delle agenzie ucraine e che il suo lavoro si è concentrato sul rafforzamento delle capacità di tali servizi di raccogliere informazioni su un pericoloso avversario. Dunque, gli Stati Uniti prendono le distanze da questo tipo di missioni. Infatti, la crescita di operazioni letali ha complicato la collaborazione tra i servizi segreti ucraini e la CIA, sollevando preoccupazioni sulla complicità dell’agenzia e creando disagio tra alcuni funzionari di Kiev e Washington. «Stiamo assistendo alla nascita di una serie di servizi di intelligence che sono come il Mossad negli anni ’70», ha dichiarato al Washington Post un ex alto funzionario della CIA, riferendosi al servizio di spionaggio israeliano a lungo accusato di aver compiuto omicidi in altri Paesi.



L’abilità acquisita dall’Ucraina in queste operazioni non comporta rischi solo per la Russia, ma anche più ampi. «Se le operazioni di intelligence dell’Ucraina diventassero ancora più audaci – prendendo di mira i russi in Paesi terzi, per esempio – si potrebbe immaginare come questo potrebbe causare spaccature con i partner e entrare in seria tensione con gli obiettivi strategici più ampi dell’Ucraina», ha aggiunto l’ex funzionario americano.

MALYK “OBIETTIVI SBU SONO DEL TUTTO LEGALI”

La CIA ha rifiutato di commentare le rivelazioni fatte dal Washington Post, mentre il direttore dell’SBU Vasyl Malyk ha spiegato: «Tutti gli obiettivi colpiti dall’SBU sono completamente legali». La dichiarazione non riguardava specificamente gli omicidi mirati, ma Malyuk ha aggiunto che l’Ucraina «fa di tutto per garantire che una giusta punizione ‘raggiunga’ tutti i traditori, i criminali di guerra e i collaborazionisti». Il giornale americano precisa che funzionari attuali ed ex americani e ucraini hanno dichiarato che entrambe le parti hanno cercato di mantenere un’attenta distanza tra la CIA e le operazioni letali condotte dai suoi partner a Kiev. I funzionari della CIA hanno espresso obiezioni dopo alcune operazioni, ma l’agenzia non ha ritirato il proprio sostegno. «Non abbiamo mai coinvolto i nostri partner internazionali in operazioni segrete, soprattutto dietro le linee del fronte», assicura un ex alto funzionario della sicurezza ucraina. D’altra parte, come riportato dal Washington Post, le spie ucraine hanno sviluppato le proprie linee di condotta su quali operazioni vanno discusse e quali tenere nascoste.