I RISULTATI DELLO STUDIO SPAGNOLO SULL’IMMUNITÀ

Una persona non vaccinata su tre non ha più anticorpi dopo un anno dall’infezione Covid. Lo rivela uno studio sull’immunità pubblicato su BMC Medicine e condotto dall’Istituto di Barcellona per la Salute Globale. Ha coinvolto 1.076 persone di età compresa tra 43 e 72 anni (59,1% delle quali erano donne). Quando i campioni di sangue sono stati raccolti per rilevare il livello degli anticorpi, 130 partecipanti non erano vaccinati, 267 parzialmente vaccinati e 679 vaccinati con due dosi di vaccino, come previsto in quel momento dalle linee guida in vigore.



I risultati di questo studio sull’immunità evidenziano che nel 36% delle persone infette, ma non vaccinate, gli anticorpi non erano rilevabili a quasi un anno dall’infezione, sopratutto nelle persone over 60 e per i fumatori. Inoltre, la vaccinazione induce livelli di anticorpi significativamente più alti nelle persone che avevano avuto un’infezione, a conferma della validità della cosiddetta immunità “ibrida”, data dalla vaccinazione e dalla malattia. Questa è infatti considerata più forte dell’immunità conferita dalla sola vaccinazione.



“INFEZIONE COVID NON È SCUDO DURATURO”

I ricercatori che hanno condotto questo studio sull’immunità hanno rilevato alcuni fattori che hanno potenziato i livelli di anticorpi. Ad esempio, il tipo di vaccino anti Covid: quello di Moderna ha suscitato livelli di anticorpi più alti. Ma anche l’età è un fattore: infatti, gli over 60 hanno livello di anticorpi più bassi. Inoltre, incidono anche alcune malattie, come quelle mentali o cardiovascolari, che inducono una minore risposta anticorpale. Un altro aspetto importante rilevato da questo studio è che tra i vaccinati solo il 2,1% non aveva anticorpi al momento del test, mentre l’1% aveva avuto una reiezione. Gli autori però precisano che «questo studio è stato condotto prima che la variante Omicron diventasse dominante». L’aver avuto il Covid spinge molti a non vaccinarsi, nella convinzione che l’infezione fornisca uno scudo, ma non è duraturo e la durata varia a seconda della propria condizione, come evidenziato appunto da tale studio sull’immunità.

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