Difficile da credere forse, eppure ci sono Paesi nel mondo che non celebrano la Festa del Lavoro l’1 maggio 2024 come invece accade in Italia e in gran parte dei Paesi: ad esempio, negli Stati Uniti il presidente Grover Cleveland decise di far cadere il Labour Day il primo lunedì di settembre, allo scopo di non legittimare l’origine di questa festa, che è socialista. Ma c’era anche la necessità di colmare il vuoto tra due feste nazionali, come quella dell’indipendenza e il giorno del ringraziamento. Quest’anno, ad esempio, questa giornata cade il 2 settembre.



Discorso simile in Canada, mentre altrove si è deciso di far cadere questa festa in altri giorni anche per commemorare vicende di lotte sindacali locali. Quindi, se vi trovate in Svizzera, sappiate che la giornata dipende dalle scelte dei Cantoni, mentre in Australia dai singoli stati. Nel caso della Nuova Zelanda, come ricordato da Wired, la festa cade ad ottobre. Ci sono poi Paesi dove oggi 1 maggio 2024 non è Festa nazionale del Lavoro, ma comunque sono previste celebrazioni, che vengono organizzate dai partiti e/o dai sindacati. (agg. di Silvana Palazzo)



1 maggio 2024, cos’è la festa del lavoro e cosa c’entra con i Calendimaggio

Come certamente saprete, e ci pensa a ricordarvelo anche il sempre puntuale Doodle di Google, oggi è il 1 maggio 2024, la festa che più o meno ovunque nel mondo, anche se con alcune differenze come gli USA, è dedicata al lavoro e soprattutto ai lavoratori; o meglio alle lotte che questi ultimi nel passato fecero per ottenere un diritto importante completamente ignorato fino a quel momento: la giornata lavorativa limitata ad 8 ore. Oggi più che mai, la festa del 1 maggio assume un valore importante, per non dimenticare mai che nonostante le rivendicazioni, sono ancora molti i diritti oggi negati ai lavoratori, tanto in Italia e nell’Occidente ‘avanzato, quanto in misura ovviamente maggiore nei paesi in via di sviluppo.



Prima di entrare nel vivo della storia della festa del lavoro, ci teniamo a fare una piccola digressione per smentire un’idea ancora piuttosto diffusa ma decisamente errata: il primo maggio non ha nulla a che fare con i ‘Calendimaggio‘ celebrati dagli imperi del passato, giornata dedicata non ai lavoratori, come il ‘nostro’ 1 maggio, ma all’arrivo della primavera e alla rinascita della natura; accomunati solo dalle feste sfarzose e comunitarie.

La storia del 1 maggio dagli scontri di Chicago alla Seconda internazionale

Ora, smentito il grosso dilemma sul collegamento tra i Calendimaggio e la festa del lavoro, veniamo al nostro paese, che come il resto del mondo – anche se alcuni anni più tardi – accettò di dedicare il 1 maggio a questa ricorrenza, salvo vedersi revocata la festività dal regime fascista che preferì celebrare il ‘Natale di Roma’, da intendere come la nascita della nostra Capitale. Bisognerà attendere poi almeno fino al 1945 con la caduta del regime per vedere tornare dalla porta da cui era uscita la festività del primo maggio, cancellando per sempre il Natale romano.

Fatto questo piccolo viaggio tra imperi del passato ed epoca fascista, possiamo venire al primo 1 maggio 2024, ci si passi il gioco di parole, della storia: per farlo dobbiamo tornare alla Chicago del 1886 dove delle coraggiose organizzazioni sindacali rivendicarono per tutti gli States le 8 ore lavorative ottenute nello stato dell’Illinois nel 1867. Quel giorno – era il 4 maggio – scoppiarono dei violenti scontri tra polizia e lavoratori che portò alla condanna a morte di 4 operai: era la prima pietra della Festa del lavoro, dedicata nel 1890 dalla Seconda internazionale a quei quattro veri e propri martiri giustiziati l’1 maggio del 1887. In pochi anni la storia era stata fatta e tutti i paesi del mondo adottarono la festa per come la conosciamo oggi, con il meritato riposo dal lavoro, le manifestazioni e i grandi concerti in piazza.