Correva con discreta velocità il 2015, con l’Expo di Milano a farla da padrone. Potevamo non parlarne? Potevamo non associarlo a sharing economy e banda larga? Certo che no. Ma l’anno speciale (come lo sono tutti, peraltro) è vissuto anche d’altro. La NASA ha “fiutato” un pianeta molto simile alla Terra, chiamato Kepler-452 b, e non solo: papa Francesco (replicando Karol il Grande) è andato a Cuba; lo scandalo Volkswagen, con la casa automobilistica tedesca accusata di aver truccato i test anti-smog su milioni di vetture, ha retto le prime pagine dei quotidiani a lungo; in Arabia Saudita, le donne per la prima volta sono andate al voto. Ci hanno salutato per sempre (che è solo un modo di dire, di là li rivedremo tutti, belli e brutti) lo stilista Fiorucci, la fascinosa Laura Antonelli, il grande B. B. King, il mitico dottor Spock (ovviamente Leonard Nimoy, l’attore che lo interpretava), e, last but not least, Pino Daniele. I ComicAstri come sempre si sono guardati dintorno, proseguendo il loro cadenzato e sempre scanzonato viaggio, che occorreva allora (e occorre oggi) esserci sempre e comunque, quando si cerca (spesso riuscendoci, talvolta magari no) di far ridere chi ci legge.
L’incipit (del pezzo e dell’anno) potrebbe condurre fuori strada: “… provate a guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se è poi tanto difficile morire”. Parole di Lucio Battisti, vero? Naaaaa, è una vecchina ben conosciuta a grandi e piccini, che forse si lascia un po’ prendere la mano, non avendo mai avuto a che fare coi diritti d’autore. Per questo, e per tanti altri motivi, la storia della Befana è tutta da rileggere.
Quello sul mondo dei fumetti è uno dei cicli più lunghi della storia di Sfooting: ben quattro puntate, dove sono Zio Paperone, Popeye e Zagor, Thor e i fratelli Dalton, Mandrake e Winnie Pooh a farla da padroni! Loro e tanti altri personaggi delle “nuvole parlanti”.
Stando al titolo del pezzo da rileggere, è l’anno della Capra. E allora come mai si è prodighi di “Oca” (acronimo di Orientali Consigli Astrali)? Facile, cari lettori: l’oroscopo cinese spiegato a tutti è un utile vademecum per uscire dalla scontata litania dell’ariete in acquario (col rischio che anneghi) e dell’ascendente vergine (con inverosimile repertorio di doppi sensi che lasciamo volentieri alla vostre fantasie).
In questo strano anno (e quale non lo è?) aveva fatto capolino una moda che non si è consolidata nel tempo. Per fortuna, diremmo noi. Ma sappiamo che molti (giovani soprattutto) non sarebbero d’accordo. Eppure rimane un mistero il motivo per il quale ragazzini e ragazzine poco più che adolescenti si tingessero i capelli di grigio… forse, pensiamo noi, per vivere sopra le rughe e passare indebitamente a ritirare la pensione?
Giunti sin qui, qualcuno potrebbe obiettare: ma non si è ancora parlato di calcio! Calma e gesso, che tiriamo le righe del campo! Che anno sarebbe stato infatti senza che noi si parlasse del fenomeno Islanda, nazionale abilissima a congelare il gioco avversario? E che dire della Micronesia, piccola compagine che ha lasciato ampi segni di gioia e di festa… per le squadre avversarie?
L’afa ed il gran caldo sono spesso sinonimo di vacanza: sole, mare (o monte), buona tavola e, perché no, l’occasione di un aperitivo in compagnia. Quale cocktail scegliere? Il consumatissimo stordjito, o magari una tachipirina freddissima? Preferite andare sul sicuro? Allora, date retta a noi, optate per uno spruz&spraz…
L’estate è spesso in chiaroscuro, soprattutto per quanti di noi, non importa se da genitori, fratelli e sorelle maggiori o da nonni, vanno a confliggere con l’annoso problema dei compiti delle vacanze dei nostri pargoli. Come uscirne? Probabilmente rimanendo in casa, chini sulla scrivania. O no?
Vacanze si, ma poi? Poi si torna in città. La solita vita di fatica e di lavoro. Ed a proposito di impiego per il gentil sesso, noi abbiamo provato a rilanciare alla grande la nobile professione della massaia, proponendo una risposta di massa alla disoccupazione femminile.
C’avete in mente lo Zingarelli, quel vocabolario che sa tante cose perché le ha rubacchiate qua e là in giro per il mondo? È lui che ci ha suggerito l’esatta definizione di umarell (letteralmente: ometto), termine bolognese che sta a indicare tutti quei pensionati che decidono di sovraintendere, in maniera non richiesta e spontanea, alle fatiche di coloro che lavorano nei cantieri.
Siamo in dirittura d’arrivo. 2015 addio, ma non prima di avervi fatto assaggiare il piatto gourmet dell’ultimo dell’anno: il Cotechinotto. Sicché, prima del brindisi, buon 2016 a tutti. Vale a dire, a martedì prossimo!
(5- continua)
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