La giornalista Valentina Petrini è intervenuta in qualità di ospite nel corso della puntata di “Cartabianca”, trasmissione di Rai Tre condotta da Bianca Berlinguer, andata in onda nel corso della serata di ieri, martedì 18 maggio 2021. Le sue parole hanno scosso e, in qualche modo, travolto il web e i social, considerato il loro contenuto allarmante: “Dal 2050 le infezioni batteriche causeranno dieci milioni di morti l’anno e per decessi supereranno i tumori“. Frasi che, in un simile momento storico, non possono che preoccupare ulteriormente gli italiani.
“Sarà una minaccia globale – ha proseguito Petrini –. È in corso una grandissima sfida della sanità mondiale, che prende il nome di antibiotico-resistenza. Gli esperti ce lo dicono da anni e ci domandano di elargire miliardi e fondi alla ricerca, di introdurre test innovativi, di sostenere la sanità per non lasciare il mondo a questa pandemia devastante”. La domanda che frulla da ieri nella testa dei telespettatori, inevitabilmente, è la seguente: il Coronavirus è stato solo il primo tassello di un mosaico di morte?
PETRINI: “STIAMO CORRENDO GROSSI RISCHI”
Valentina Petrini, sempre nell’ambito delle affermazioni effettuate dinnanzi alle telecamere di “Cartabianca” su Rai Tre, ha poi aggiunto: “Secondo voi le nostre sanità sono solide? Potranno affrontare veramente questa e le altre sfide? Io non lo so… Credo che veramente stiamo correndo grossi rischi e quest’anno di pandemia potrebbe essere nulla in confronto a quello che ci aspetta in futuro”. Inevitabilmente, nello studio televisivo di Bianca Berlinguer nessuno si attendeva una simile dichiarazione, tanto che, dopo la messa in onda del blocco pubblicitario, ha poi preso la parola Federico Rampini, il quale ha a sua volta rimarcato che il virus Sars-CoV-2 ha impartito a tutti noi “una lezione drammatica”, di cui è possibile in ogni caso “fare tesoro, visto che è già accaduto. Taiwan il 31 dicembre 2019 lanciò un allarme sui casi di polmonite anomala, molto gravi e sospetti. L’Oms non aprì nemmeno la busta, se posso lanciar questa metafora, perché Taiwan non fa parte dell’organizzazione. La Cina lo vieta”.