Fine anno, tempo di resolutions, elenchi di buoni propositi e motivi per.
Tra tutti, la modella australiana Ellie Gonzalves ha pubblicato una lista di 118 motivi per cui non avere figli.
L’ho letta tre volte (tre sono anche i miei kids) e ho pensato due cose.
La prima è che nel complesso la lista contiene cose vere o comunque possibili. Grosso modo nulla di confutabile, anche se alcuni punti sono trascurabili o improbabili.
Del tipo (n. 99 della lista) che mentre sei incinta tuo figlio farà la pipì dentro di te. Be’, in cambio del fatto che tra vent’anni pagherà la mia pensione, posso soprassedere senza imbarazzo.
Oppure (n. 103) che – più tragicamente – un neonato può morire durante il sonno. Ora, la probabilità di morte in culla è circa dell’uno per mille. Non conosco la percentuale dei decessi per interventi estetici chirurgici a cui si sottopongono modelle o aspiranti tali, ma scommetto che non siano di meno.
La seconda cosa che ho pensato è stata: ma questa lista… è brevissima! Mancano un sacco di punti rispetto a quando i figli sono più grandi. Del tipo: tuo figlio ti lascerà l’auto di famiglia in divieto di sosta e a secco di benzina. O inviterà a casa una dozzina di improbabili amici a vedere film, bere gin e lasciare il divano chiaro macchiato di sostanze che non vuoi sapere. E poi ti ruberà soldi per le sigarette, passaggi, ore di sonno. 118 punti – ogni madre potrà confermare – sono l’inizio.
Insomma, se vogliamo fare liste facciamole bene. Il punto è che sono liste di effetti collaterali provenienti dall’avere figli, non motivi sufficienti per non averne.
È come se io dicessi che esistono almeno 5 buoni motivi (sono pigra per arrivare oltre i cento ma vi assicuro, si può) per non… mangiare. Mangiare fa venire le carie; si rischia di rimanere strozzati da un boccone di pollo fritto; fa ingrassare; l’alito che profuma di cipolla; il rischio di funghi velenosi o altri batteri… Ah, devo aggiungere le cucine da pulire dopo aver preparato la carbonara e le cucine da pulire quando a improvvisarsi chef sono i mariti o… i figli (una congiura?). Qualcuno per questo ora ha deciso di non pranzare più?
Dopo queste liste, ognuno cambierà o rimarrà della sua opinione. Tra un paio di ore qualcuno ordinerà un hamburger e qualcun altro concepirà un figlio.
C’è un tempo per ognuno e per ogni cosa.
P.S. – Sto scrivendo questo mio modesto parere seduta al pranzo di un matrimonio, in una parentesi tra il risotto allo zola e la scottona con i carciofi. E certo, un bicchiere di barbera. Quando sarà il momento di tornare a Milano, se anche Marito sarà appesantito, faremo guidare un figlio.
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